"Veti tra ministri, isole abbandonate a se stesse" Sindaco e assessori si autosospendono dai partiti
Salvatore Sarpi
"Da oggi inizio uno sciopero della fame che attuerò restando per tutta la giornata all'interno del palazzo comunale. La decisione l'ho maturata visto il disinteresse del Governo nazionale verso le Eolie e le isole minori più in generale. Sono stanco di promesse non mantenute e del rimpallo di responsabilità. Metterò in atto questa protesta sino a quando non ci saranno fatti concreti e in linea con quelle che sono le nostre richieste".
Lo ha dichiarato ieri il sindaco di Lipari Mariano Bruno durante la seduta del consiglio comunale convocato in sessione urgente e straordinaria sulla ormai tribolata questione dei trasporti Siremar.
Il sindaco, che ha invitato i consiglieri e la stampa a "monitorare" l'applicazione di quanto annunciato, ha chiaramente affermato che "la situazione è delicatissima e per le isole siciliane si preannunciano tagli per 26 milioni di euro che interesseranno nella quasi interezza le Eolie. "Non è possibile - ha continuato Bruno - che le Eolie e le isole minori più in generale vengano abbandonate a se stesse; che non vengano garantiti servizi indispensabili per la sopravvivenza di queste collettività; che un Ministro garantisca fondi che poi, improvvisamente, non diventano più disponibili per il veto di un altro Ministro; che non si permetta agli operatori turistici di presentare nelle borse del turismo un piano degli itinerari-orari". Bruno ha anche evidenziato di attuare tale forma di protesta, nelle vesti di presidente dell'Ancim Sicilia, per richiamare l'attenzione su Lampedusa.
La decisione del primo cittadino è stata condivisa dai consiglieri di maggioranza e da qualcuno della minoranza. Tra questi Bartolo Lauria e Giacomo Biviano il quale ha dichiarato: "Aderisco allo sciopero della fame. Sono però convinto che, solo questo, se non accompagnato da una forma di protesta più incisiva, come l'occupazione permanente della motonave Laurana, non sortirà nessun effetto. Spero anche che i miei colleghi capiscano finalmente che la situazione è veramente drammatica. Ora vogliamo i fatti". Altri consiglieri, tra minoranza e indipendenti del Faro, hanno suggerito di percorrere strade diverse.
A supporto dell'iniziativa del primo cittadino tutti i consiglieri di maggioranza, così come hanno dichiarato i vari capigruppo durante la seduta del consiglio comunale, si sono autosospesi dai partiti di riferimento (Forza Italia, Mpa e An). Analoga decisione è stata presa dal sindaco e dagli assessori. Il comitato civico per i trasporti sta valutando nuove iniziative di protesta. Potrebbero essere impediti l'attracco di navi e aliscafi e occupato di nuovo il traghetto Laurana.
Secondo il senatore dell'Udc, Gianpiero D'Alia «lo sciopero della fame e l'autosospensione dai rispettivi partiti, sono indizi preoccupanti che svelano il disinteresse del Governo a risolvere il problema della Siremar e dei collegamenti.Non solo gli interminabili tavoli dell'Esecutivo non hanno ancora affrontato il nodo centrale della questione, ovvero lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia, ma il caos in consiglio comunale ci porta ragionevolmente a temere che il Governo non troverà nemmeno quei 46 milioni di euro sbandierati in più di un'occasione per assicurare almeno la copertura dei servizi fino al 2009. Non bastano digiuni o proteste, condivisibili se pur tardivi: di fronte al calpestamento dei diritti più elementari dei cittadini eoliani, per primo quello alla mobilità. A sindaco e consiglieri di maggioranza - sostiene D'Alia - non resta altro che le dimissioni».
Da Palermo il vicepresidente della Regione e assessore ai trasporti Titti Bufardeci ribadisce «piena, convinta e totale solidarietà agli amministratori e ai cittadini delle isole minori siciliane. Il governo della Regione è al loro fianco in questa difficile trattativa che riguarda la Siremar. Non accettiamo tagli ai servizi marittimi e porteremo avanti il nostro punto di vista, per ragioni di equità sociale e di civiltà: le isole minori della Sicilia sono un patrimonio meraviglioso e faremo tutto per tutelare il loro sviluppo socioeconomico».
Secondo Marianna Caronia, che di recente ha abbandonato l'Mpa per iscriversi al Gruppo Misto dell'Ars «il governo regionale continua a balbettare vane parole di solidarietà, ma non dice una sola parola concreta su come intende risolvere il problema dei tagli ai collegamenti svolti dalla Siremar». E propone l'acquisizione della proprietà Siremar da parte della Regione.
Stamattina, intanto, è prevista la seduta pubblica della Commissione trasporti dell'Ars, alla quale prenderà parte l'assessore Bufardeci.
Secondo il senatore dell'Udc, Gianpiero D'Alia «lo sciopero della fame e l'autosospensione dai rispettivi partiti, sono indizi preoccupanti che svelano il disinteresse del Governo a risolvere il problema della Siremar e dei collegamenti.Non solo gli interminabili tavoli dell'Esecutivo non hanno ancora affrontato il nodo centrale della questione, ovvero lo scorporo della Siremar dalla privatizzazione della Tirrenia, ma il caos in consiglio comunale ci porta ragionevolmente a temere che il Governo non troverà nemmeno quei 46 milioni di euro sbandierati in più di un'occasione per assicurare almeno la copertura dei servizi fino al 2009. Non bastano digiuni o proteste, condivisibili se pur tardivi: di fronte al calpestamento dei diritti più elementari dei cittadini eoliani, per primo quello alla mobilità. A sindaco e consiglieri di maggioranza - sostiene D'Alia - non resta altro che le dimissioni».
Da Palermo il vicepresidente della Regione e assessore ai trasporti Titti Bufardeci ribadisce «piena, convinta e totale solidarietà agli amministratori e ai cittadini delle isole minori siciliane. Il governo della Regione è al loro fianco in questa difficile trattativa che riguarda la Siremar. Non accettiamo tagli ai servizi marittimi e porteremo avanti il nostro punto di vista, per ragioni di equità sociale e di civiltà: le isole minori della Sicilia sono un patrimonio meraviglioso e faremo tutto per tutelare il loro sviluppo socioeconomico».
Secondo Marianna Caronia, che di recente ha abbandonato l'Mpa per iscriversi al Gruppo Misto dell'Ars «il governo regionale continua a balbettare vane parole di solidarietà, ma non dice una sola parola concreta su come intende risolvere il problema dei tagli ai collegamenti svolti dalla Siremar». E propone l'acquisizione della proprietà Siremar da parte della Regione.
Stamattina, intanto, è prevista la seduta pubblica della Commissione trasporti dell'Ars, alla quale prenderà parte l'assessore Bufardeci.