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giovedì 19 febbraio 2009

Lettera a Benigni per un grazie e affinchè "dia voce all'accorato appello di tutti gli eoliani che vogliano dignitosamente vivere e non sopravvivere"

Un vero e proprio appello, con tanto di ringraziamento per aver citato le Eolie nella prima serata sanremese, è stato inviato dall'ufficio del sindaco di Lipari, a nome dello stesso e di tutti i cittadini, a Roberto Benigni.
IL TESTO:
Preg.mo
Dott. Roberto BENIGNI
Oggetto: Appello degli Eoliani.
La Cittadinanza e l’Amministrazione ringraziano Roberto Benigni per avere, dal palcoscenico del Teatro Ariston, dato risalto alle isole Eolie, seppure in chiave ironica, mediante semplice citazione e su uno sfondo dal sapore prettamente politico.
Tuttavia, un palcoscenico importante, dove si celebra il festival della canzone italiana e che, in uno, diviene palcoscenico mediatico in cui, “democraticamente”, nella più ampia libertà di manifestazione del pensiero, si parla e si fa parlare, palcoscenico che costituisce contenitore, oltre che della canzone, della musica e di artisti imponenti come Lei, anche di proposte, di proteste, di azioni e di sentimenti. E su questo ultimo aspetto desidereremmo attirare la Sua attenzione.
Lei, caro Benigni, seppur fugacemente, ha saputo dare voce al nostro arcipelago; La preghiamo di voler dare più forza a questa voce che, possente ed accorata, si eleva dalle comunità isolane, già sofferenti del grave disagio connesso allo stato d’insularità e frammentazione geografica, e da anni, ma in misura maggiore da mesi, tormentata dall’ormai consolidato rischio di essere tagliata fuori dal mondo, da questa realtà dimenticata ed abbandonata da quegli orientamenti e principi rivolti, a livello comunitario, alle regioni strutturalmente svantaggiate e, dunque, in maniera più marcata alle isole (le Eolie) nell’isola (La Sicilia), nel contesto di una politica di coesione economica e sociale, orientamenti e principi ancora non pienamente attuati.
Trepidanti per un diritto alla mobilità territoriale ed allo sviluppo economico e sociale, in atto negati ma che lo Stato, indistintamente, dovrebbe assicurare ai cittadini su tutto il territorio nazionale, mediante “la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali..” (art 117 della Costituzione lett.k)), ed ancora si potrebbero citare: l’art. 3 della stessa carta costituzionale, sull’uguaglianza formale e sostanziale, e la dichiarazione 30 sulle regioni insulari, art. 158, allegata al Trattato di Amsterdam .
Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni centrali, tanto noi amministratori e cittadini delle isole Eolie, quanto tutti quelli degli altri arcipelaghi delle isole minori siciliane (Lampedusa e Linosa, Favignana , Pantelleria, Ustica).
Disperati e inascoltati, dopo avere affrontato con impegno ed abnegazione tante battaglie, ormai da quattro giorni, sfiancati ma non arresi, Sindaco, Assessori e Consiglieri del Comune di Lipari, hanno scelto l’arduo percorso dello sciopero della fame per protestare contro il paventato taglio dei collegamenti marittimi da e per le isole Eolie, gestiti dalla Società Siremar, collegata del Gruppo Tirrenia, che, per i forti tagli finanziari apportati (46 milioni di €) e la politica di privatizzazione preponderante, sono destinati a morire, con regresso sociale non indifferente.
Ci aiuti anche Lei, insieme a quanti, autorità, media, personalità diverse, possono tenderci una mano, ci aiuti soprattutto Lei che tanto seguito riscuote tra la gente di ogni età, aiuti le comunità eoliane e quelle delle simili realtà insulari siciliane, a non soccombere, a non regredire socialmente ed economicamente, DIA VOCE all’ACCORATO APPELLO DI TUTTI GLI EOLIANI CHE VOGLIONO DIGNITOSAMENTE VIVERE E NON SOPRAVVIVERE.
Grazie di cuore
La cittadinanza
e il sindaco
(dott. Mariano Bruno)