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mercoledì 18 febbraio 2009

La "querelle" sui trasporti dalla GAZZETTA DEL SUD di oggi

Collegamenti Isole minori L'assessore Bufardeci in commissione all'Ars parla di un piano governativo già comunicato alla Regione e annuncia: reagiremo
Taglio di 20 mln e di 15 corse a settimana
Prevista anche la soppressione della linea Napoli-Eolie. A Lipari il sindaco dorme per protesta al Comune
Salvatore Sarpi
"Ci opporremo a qualsiasi taglio che il Ministero dei Trasporti tenterà di apportare ai servizi di collegamento marittimo gestiti dalla Siremar" Lo ha affermato il vicepresidente della Regione, Titti Bufardeci, nel corso dell'audizione in commissione trasporti all'Ars alla quale hanno preso parte anche i sindaci delle isole minori. "La rabbia degli amministratori locali è la stessa rabbia del governo regionale - ha continuato - e non siamo disposti a subire il collasso economico di una nostra porzione di territori che ha in quei collegamenti marittimi l'unica prospettiva di sviluppo". Nella riunione è emerso che il documento presentato dal Ministero al dipartimento regionale del Turismo prevede tagli per oltre 20 milioni di euro, con la soppressione di 15 corse settimanali per gli arcipelaghi siciliani. Verrebbe cancellata anche la nave Siremar Napoli- Eolie. "Stiamo studiando le misure da contrapporre - dice Bufardeci - e siamo pronti anche a far diventare la questione trasporti marittimi una vera e propria pregiudiziale in Conferenza unificata Stato – Regioni. Siamo pronti a dire no a ogni proposta e a ogni mozione, sino a quando non sarà risolto il nodo di questi collegamenti marittimi". Nel corso delle trattative il governo nazionale aveva assicurato di poter reperire somme aggiuntive (46 milioni provenienti dai Fas) per evitare tagli ai collegamenti. "Va ricordato che la dotazione finanziaria assegnata a Tirrenia per il 2009 proviene dai Fas - conclude Bufardeci - e per un irrinunciabile principio di equità non possiamo accettare che il futuro degli arcipelaghi venga condizionato dalla possibilità di reperire o meno queste somme aggiuntive. Chiediamo a Matteoli di convocare il tavolo tecnico permanente e in quella sede ribadiremo che la prima dotazione finanziaria di cui dispone Tirrenia deve essere indirizzata a Siremar e alla copertura economica del suo programma operativo. Senza alcun taglio".
Intanto a Lipari continua lo sciopero della fame del sindaco Mariano Bruno, dell'assessore Corrado Giannò, dei consiglieri comunali Rosaria Corda, Gianfranco Guarino, Lelio Finocchiaro, Bartolo Lauria e Giacomo Biviano. Nell'aula consiliare del comune sono comparse alcune brandine dove hanno già trascorso la notte il sindaco Bruno, l'assessore Giannò, il consigliere Finocchiaro. Gli altri hanno preferito restare svegli o accamparsi in auto. E torna a fare sentire la sua voce il comitato di Difesa dei Trasporti delleEolie che ha prodotto un documento inviato a tutti gli amministratori eoliani in cui ribadisce i punti fondamentali per i quali bisogna lottare e non transigere e cioè: lo stanziamento delle somme necessarie a garantire per il 2009 gli itinerari orari del 2008, così come promesso dal Ministro nelle riunioni del 8 e del 20 gennaio 2009; garanzie sul mantenimento della linea Eolie-Napoli; ripristino immediato della linea C6; avvio della procedura di scorporo della Siremar dalla Tirrenia con conseguente storno delle some necessarie a garantirne la gestione; Dimostrazione concreta circa la volontà della Regione Siciliana a entrare in partecipazione con la nuova Siremar. Lo stesso comitato ha chiesto ai consigli comunali di deliberare lo stato di agitazione, convocando il consiglio, in seduta permanente, al fine di poter supportare costantemente lo stato della protesta popolare sino a quando non si avranno notizie certe, almeno,sulle priorità elencate. Ai sindaci eoliani ed in particolare al sindaco di Lipari, in qualità di presidente dell'Ancim Sicilia, è stato chiesto che comunichino la non disponibilità a partecipare ad ulteriori riunioni che riguardino itinerari orari della Siremar per l'anno 2009, fino a quando non saranno rispettate le promesse fatte dal ministro nell'incontro dell'8 gennaio.