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mercoledì 18 febbraio 2009
Il redazionale- Bufardeci e Matteoli, solo dialogo mediatiaco. Gli eoliani chiedono di sapere se c'è e chi è "Pinocchio".
(REDAZIONALE) Bufardeci da Palermo annuncia drastici tagli nei trasporti marittimi Siremar per oltre 20 milioni di euro decisi dal Governo Berlusconi e cita un documento presentato dal Ministero al dipartimento regionale del Turismo, Matteoli da Roma subito dopo smentisce e affida alla stampa un comunicato dove annuncia “ non ho disposto alcun taglio di risorse ne' alcuna soppressione per i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le sue isole minori''. Matteoli sostiene di aver inviato ''il 9 gennaio una lettera a Tirrenia e a Siremar dando precise direttive sul mantenimento dei collegamenti fino a diversa e successiva disposizione. Quanto prospettato dai funzionari del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai tecnici della Regione Siciliana - prosegue il ministro - sono solo ipotesi di razionalizzazione dei servizi di Tirrenia, alla luce dei vincoli di bilancio, ma si tratta, ripeto, di mere ipotesi di studio e non di decisioni gia' prese, che come mi sono impegnato il governo assumera' dopo un confronto gia' avviato e che riprendera' nei prossimi giorni”. Sconcertante da qualunque parte si tenta di esaminare la situazione. Ancora di più se si pensa che in ballo c'è il futuro delle Eolie, il diritto a continuare a vivere nelle isole e la garanzia di una mobilità che, stando le cose, così come nell'interpretazione dell'on. Bufardeci, non sarà più un diritto degli isolani. Se non stessimo parlando di due rappresentanti istituzionali di alto livello: uno è il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, l'altro il vicepresidente della Regione, ci sarebbe da pensare che sicuramente c'è qualcuno che non dice il vero. Quel che è certo che siamo di fronte a due “esposizioni” diverse che non fanno altro che creare tensione e preoccupazione tra i cittadini delle Eolie. L'assurdo è che lo “spettacolo” sulla pelle degli eoliani non è la prima volta che va in scena. L'atto primo lo si è avuto il 10 febbraio scorso quando di fronte alle dichiarazioni del vicepresidente Bufardeci che annunciava “pesanti tagli decisi dal Governo per le isole minori siciliane” arrivò immediata la risposta del ministro Matteoli che affermò “dire che il ministero dei Trasporti abbia gia' deciso il taglio economico di cui parla l'Assessore ai Trasporti della Regione Siciliana, Titti Bufardeci, non risponde al vero”. Sono passati otto giorni e nulla è cambiato, anzi: continua il "dialogo mediatico" a distanza tra i due. Il tutto sulla pelle dei cittadini delle isole minori. Un interrogativo è più che legittimo: E se i due invece di parlarsi attraverso le agenzie e i giornali provassero a mettersi attorno ad un tavolo? Almeno così scopriremo chi è e se c'è un Pinocchio.