Comunicato stampa
Le risposte del Ministro Altero Matteoli al “question-time” del Senato di ieri 19 febbraio sui problemi relativi alla Tirrenia ed in particolare ai collegamenti delle isole minori sono state gravi e sconcertanti. Non esiste alcuna sicurezza e garanzia. Non sono sicuri i 46 milioni di euro necessari ad assicurare i collegamenti del 2008 malgrado le assicurazioni del Sindaco rilasciate all’Assemblea pubblica del 18 scorso; non c’è una risposta ufficiale dell’Unione Europea sulla proroga della Tirrenia per il 2009 ma solo promesse a voce; non esiste nessun procedimento in atto di “spacchettamento” della Tirrenia e di scorporo della Siremar ma si va ineluttabilmente verso la gara per la cessione a privati di tutta la Tirrenia.
Di fronte ad una realtà così inquietante le forze di opposizione chiedono di riconsiderare tutte le forme di protesta in atto e soprattutto invitano Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e di opposizione a sospendere lo sciopero della fame che hanno messo in atto.
Lo sciopero della fame infatti è una misura estrema e va utilizzato quando esistono delle premesse consolidate e si punta ad un obiettivo preciso. Qui l’obiettivo è sicuramente lo scorporo della Siremar ma mancano del tutto le premesse. Né, al momento attuale, esistono procedimenti ed iniziative capaci di spingere il Governo in questa direzione. Le stesse proposte di protesta del comitato, durante l’assemblea popolare di mercoledì scorso, appaiono insufficienti ed inadeguate.
Riconsiderare le forme di protesta vuol dire allora avviare iniziative capaci di mettere all’ordine del giorno questo problema nodale ed in questa direzione le forze di opposizione si stanno già muovendo partendo proprio dalle risposte del Ministro Mattioli.
Partito Democratico, UDC, Sinistra democratica, Eolie nel cuore, Nuovo Giorno