COMUNICATO STAMPA
Presentata in mattinata una mozione dai Consiglieri Comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti inviata al Sindaco, all’Assessore ai servizi Idrici, ai Presidenti del Consiglio e della Commissione consiliare competente ed al Difensore Civico.
L’iniziativa mira a modificare l’art. 7 del Regolamento Comunale del Servizio Idrico, eliminando il passaggio secondo cui l’ente gestore del Servizio idrico (in atto, il Comune di Lipari) “è sollevato dalla responsabilità per il passaggio nei contatori di acqua mista parzialmente ad aria”.
Tutto ciò è assolutamente inaccettabile ed in palese contrasto con la normativa vigente.
L’Ente gestore infatti, secondo i Consiglieri del Faro, non può esimersi dall’attivare tutte le iniziative necessarie per eliminare o quanto meno per rendere marginale un problema che grava esclusivamente sulle spalle dei cittadini-utenti, costretti sovente a pagare consumi maggiori di quelli realmente erogati, a causa del passaggio dell’aria nelle condutture comunali.
Allegata alla mozione i consiglieri Megna e Fonti hanno prodotto una perizia del Consulente tecnico del Tribunale di Lipari, nominato in occasione di un contenzioso tra l’EAS ed alcuni utenti eoliani.
Il CTU rilevava infatti che nonostante la piena funzionalità dei contatori esaminati, agli utenti era stata contabilizzata una quantità nettamente superiore, il 33% in più, di quanto effettivamente erogato.
Il Perito del Tribunale, evidenziate le potenziali ripercussioni di natura igienico-sanitaria causate dalla presenza di aria nelle condutture, aveva altresì rilevato che il problema era di facile risoluzione. Sarebbe bastato infatti che l’ente gestore, unico soggetto giuridico autorizzato ad intervenire sui contatori, si fosse adoperato per installare una valvola di sfiato a monte di ogni contatore.
La proposta dei Consiglieri Megna e Fonti dovrà essere esaminata dal Presidente del Consiglio Comunale che, acquisiti i pareri, la porterà al vaglio del CIVICO Consesso.
L’auspicio è che il buon senso possa prevalere sulle logiche partitiche, spesso in contrasto con l’interesse della comunità, e si possano finalmente prevedere, a partire dalle future gestioni, quegli accorgimenti che eliminino la contabilizzazione dell’aria nei contatori comunali.
Potrebbe essere un primo passo verso un servizio idrico comunale realmente efficiente e maggiormente equo nella ripartizione dei costi che gravano esclusivamente sulle utenze comunali.
Francesco Megna e Gesuele Fonti