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lunedì 14 settembre 2009

Turismo alle Eolie, sempre più di moda il "mordi e fuggi".

È stata la stagione dei "pendolari del sole e del mare". Diverse migliaia al giorno i "turisti mordi e fuggi" che hanno preso d'assalto le sette isole dell'arcipelago eoliano. In prevalenza da Milazzo ma anche dalla Calabria e da altre zone della Sicilia. Un paio di ore tra viuzze, panorami e bagni in mare e poi il rientro.
Ma gli operatori turistici non vogliono sentir parlare di "boom", anzi invitano le istituzioni ad attenzionare il problema turismo che, se a Milazzo ha confermato i numeri(bassi) di sempre, alle Eolie ha registrato un calo che per qualcuno rappresenta più di un campanello d'allarme. Il turista di giornata insomma non soddisfa chi nell'arcipelago spera nella stagione estiva per vivere tutto l'anno. «Questo fenomeno lascia poco a livello economico – affermano alcuni operatori di Panarea – si registra solo un intasamento di porti e stradine e l'isola non può reggere una presenza di alcune migliaia di persone.
A Milazzo, invece, si lamentano gli albergatori ma non i titolari di ristoranti e bar.
«Quest'anno a livello turistico c'è stata crisi senza precedenti– afferma Luciano ristoratore di Stromboli –. Almeno però con queste presenze giornaliere si vede un po' di movimento. Abbiamo avuto diversi gruppi ben organizzati».
Dello stesso avviso Vincenzina Scibilia, pure di Stromboli. «Nella nostra struttura non abbiamo avuto problemi, anche permanenze di pochi giorni ma si è lavorato».
«A livello economico nelle isole resta sempre qualcosa» aggiunge Luigi che a Lipari noleggia biciclette e motorini.
Augusto D'Albora, titolare di un albergo a Lipari, sottolinea che «le Eolie oltre all'invasione di pendolari, registrano il pienone anche a mare, a livello diportistico». Un'analisi condivisa da Giulio Bruno, titolare di una struttura a Vulcano. «È andata bene ma si deve puntare a fare sempre di più. Abbiamo il dovere tutti di lavorare, ripartire dalla valorizzazione dei punti di forza del nostro territorio: cultura, natura e tradizioni».
Sulla terraferma, a Milazzo, le lamentele degli albergatori, mentre soddisfatti alcuni titolari di bed&breakfast. «Stagione confortante, soprattutto agosto – affermano Lorenzo Perroni, Maria e Filippo Barresi e Giuseppe Nania – ovviamente si spera sempre di fare meglio, ma non c'è dubbio che la collaborazione tra operatori è fondamentale». E su questo punto si sofferma Fortunato Alacqua, rappresentante della Foral, associazione di Milazzo che cura un servizio di assistenza non solo per la terraferma ma anche per l'arcipelago. «Noi ci muoviamo attraverso la formula del Consorzio – spiega – coinvolgendo molte strutture delle Eolie e di Milazzo, ma anche gli operatori che offrono servizi collegati al turismo. Oggi la crisi economica ha comportato anche un mutamento del modo di vivere e distribuire durante l'anno le vacanze. Abbiamo così assistito a vacanze brevi ma ripetute. Attraverso le escursioni, che scaturiscono da convenzioni con operatori eoliani, si consente a tutti di lavorare».