Suscitano tanta amarezza le parole di Anna Miracula apparse sul blog di stamattina, fanno tanta amarezza soprattutto nella parte: “Lei pensa davvero, che se io in prima persona, fossi andata dai vigili urbani,il giorno che mi è capitato di assistere alla famosa nascita della discarica di Canneto dentro, qualcuno mi avrebbe ascoltata? Se davvero io avessi pensato che il colpevole di quell'atto sarebbe stato punito , anziché fare foto, perdere tempo a scrivere quanto tutti hanno letto sui "Notiziari", sarei andata direttamente a denunciarlo.
Ma sapendo che la cosa sarebbe finita come poi è davvero finita, nemmeno con una ammonizione da parte delle autorità, (e Lei,come altri, sa benissimo che è un grave reato quello che è accaduto) che sapevano chi aveva compiuto il gesto, ma che hanno preferito lasciar correre”.
Ci si rende conto, caso mai a qualcuno fosse sfuggito, che le istituzioni a Lipari non sono più presenti, che chi deve tutelare il rispetto della legge il più delle volte è sordo ed anche cieco.
Anna Miracula aveva scelto di non denunziare direttamente l’autore di quel grave reato (deposito di rifiuti su strada pubblica), oggi però, in modo forse inconsapevole, ne sta pubblicamente denunziando un altro, quello di una omissione che diventa sempre più difficile da digerire.
Il rispetto della legge non è una facoltà, è un obbligo ed allo stesso tempo un diritto alla base del quale c’è il vivere civile.
Salvatore Rijtano