
L’orribile scenario che qui allego, altro non è che la documentazione dettagliata dell’ennesimo scempio del nostro territorio.
Caolino, meta di tante visite giornaliere dei vacanzieri ancora presenti sulla nostra isola.
Ho meditato a lungo prima di inviare questi allegati, il senso di vergogna per la dimostrazione di tale incuria fa si che la tentazione di lasciar perdere sia forte.
Tempo fa qualche consigliere si appellava al nostro senso dell’eolianità ma dov’è finito?
Che isola vogliamo consegnare ai nostri figli? Che immagine vogliamo dare di noi a chi viene a visitarci e a chi ci vede sull’immenso mondo di internet? Un degrado che non conosce confini e che non è e non può essere addebitato solo a chi ci amministra, vergogniamoci tutti.

Qualche giorno fa sono stato sorpreso dall’apprendere da un post sul giornale online, purtroppo non firmato, che il nostro comune è dotato di un servizio di tutela ambientale, giusto lo sconforto di questo servizio quando si ritrovano, anche quello senso di inciviltà, nella RETE FOGNARIA CITTADINA CALZE, STRACCI, GARZE

Salvatore Rijtano
NDD. Le foto allegate dal ragionier Rijtano non meritano che l'uso del termine: "Vergogna!"
Vergogna per gli "untori", vergogna per chi ancora consente a costoro di continuare ad "ungere" impuniti il nostro patrimonio ambientale.