Riceviamo dal ragionier Saverio Merlino e pubblichiamo:
Pur volendo continuare a restare in silenzio (o in stand-bay, come usano ormai dire tanti), dopo le dichiarazioni rese in questi giorni, per nome e per conto di tutto il PDL, che, purtroppo, non ha avuto l´onestà intellettuale di ammettere il proprio fallimento ma ha cercato di scaricare su altri che cercano di fare il proprio dovere la propria incapacità politico\amministrativa, non si può continuare a tacere senza denunciare il fallimento politico - amministrativo dell´Amministrazione Comunale di Lipari e della sua maggioranza, rilevando l´inefficacia e l´inconcludenza della sua azione.
Siamo ormai a metà del secondo mandato amministrativo e non è ancora chiaro quali azioni siano state adottate e portate a compimento per fare fronte ai problemi della nostra Comunità.
Ciò di cui prendiamo atto, in modo chiaro, da quello che loro stessi in quest´ultimo periodo hanno dichiarato e scritto, è che il nostro è ormai un paese al palo, con un governo cittadino dilaniato da faide interne ed incapace di prendere alcuna decisione utile ed incisiva per il benessere della collettività e per lo sviluppo locale.
Specialmente in quest´ultimo mese abbiamo assistito a guerre di posizione all´interno dei gruppi consiliari, ad una litigiosità tale che fa si che in questo Paese si langue ormai da troppo tempo in una situazione di non chiarezza politica e di non governabilità.
Dopo quello che leggo in quella nota mi viene di chiedere dove sono i temi di cui parlavano nel programma elettorale?
Oggi cosa dicono alla gente di Lipari, di Vulcano, di Panarea, di Stromboli, di Filicudi e di Alicudi sui servizi marittimi, sulla portualità, sul turismo, sul servizio idrico, sul ciclo dell´acqua, sul progetto di riconversione delle cave di pomice, sul PRG, su San Calogero, sulle strutture scolastiche, sul dissesto idrogeologico di alcune zone del Comune, sulla difesa delle coste e degli abitati, sull´ordine pubblico, sul controllo del territorio, sulla sanità e sull´ospedale di Lipari, sul lavoro, sui giovani e gli anziani, sull´integrazione.......
A fronte di una realtà virtuale, conclamata attraverso gli atteggiamenti di vuota autocelebrazione che fino ad oggi hanno segnato i passi di questa Amministrazione, di concreto c´è solo improvvisazione e incapacità politica ed amministrativa.
Leggo ancora in quella dichiarazione del PDL che uno dei punti fermi per far ripartire questa compagine è quella di riprendere i rapporti con il territorio anche con il coinvolgimento dell´Associazionismo.
Mi viene di chiedere ancora e ci state pensando ora dopo otto anni!
Si pensa forse che con questa operazione si vogliono mettere in atto pratiche dirette a politicizzare anche l´associazionismo, le categorie imprenditoriali, lo sport, lo spettacolo?
Non si possono affrontare i problemi quotidiani delle persone affidandosi alla fantasia e a salti pindarici.
Cosa, invece, di concreto raccontate agli abitanti di Acquacalda, di Marina Corta, di Quattropani, di Pianoconte, di Canneto, di Pirrera, di Lami, di Alicudi, di Filicudi, etc., che quello che sta succedendo è colpa dell´11 settembre e dell´ostruzionismo dell´opposizione?
La realtà è certamente fosca ma la speranza, diversamente da come la pensa l´attuale maggioranza politica, e che, fortunatamente, nelle Eolie ci sono ancora persone capaci di opporsi a questo potere senza fine pubblico che ormai dura da 8 anni e questo induce a sperare in quel futuro che Lipari merita.
A mio avviso, però, l´impegno di chi oggi soffre di questa situazione non deve soffermarsi alla sola denuncia dei limiti e delle contraddizioni di questa Giunta e di questa maggioranza, ma bisogna ripartire da questioni concrete e drammatiche, come la lotta al disagio sociale crescente, la disoccupazione e l´esodo delle nuove generazioni, la povertà che colpisce giovani, anziani, famiglie, il deturpamento del nostro territorio, la mancanza di un progetto di sviluppo ecosostenibile.
E´ inutile inventare formule, c´è bisogno solo della costruzione di una proposta politica e sociale che rimetta al centro la questione morale e la necessità di un´autoriforma di questo modo di fare politica, la centralità dei diritti dei cittadini e dei lavoratori, dei giovani e dei disoccupati, la battaglia per la difesa del nostro territorio insieme a quanti e quante credono sia ancora possibile costruire una Lipari, un Arcipelago eoliano migliore.
Questi elementi necessari per una discontinuità non più rinviabile nel nostro comune passano però, a mio avviso, principalmente dal coraggio e la forza di capire che è senza dubbio importante credere nelle proprie idee e principalmente nei propri valori, ma è altrettanto importante, per le Eolie, essere politicamente intelligenti, abili e coraggiosi nel dire che il Comune di Lipari non ha bisogno di un governo di destra o di sinistra, altrimenti il paese ha perso nuovamente, il Comune di Lipari ha bisogno di un "GOVERNO" che "GOVERNI", che guardi al presente ed immagini il futuro, fatto da chi, indipendentemente dall´appartenenza, è capace di condividere e realizzare, con il concorso di tutti, con spirito di servizio e sacrificio, senza egoismi e difese localistiche e corporative, un serio progetto di sviluppo per queste nostre isole.
Un progetto capace di ridare una prospettiva alle Eolie, con l´ esigenza primaria di fare di esse anche uno dei centri più organizzati ed accoglienti di un turismo in grado di offrire ai cittadini lavoro, benessere e qualità di vita eccellenti.
Saverio Merlino