Riceviamo dal signor Tiziano Profilio, ex dipendente Pumex, e pubblichiamo:
Egregio direttore,
Visto che l' 8-02-2010, con il termine della mobilità e l'integrazione conseguente ricambiata dalla mia prestazione lavorativa presso il comune di Lipari, io e altri 9 miei compagni abbiamo perso il nostro posto di lavoro definitivamente, mi sento leggittimato e immune da qualsiasi smentita strumentalizzata, a trarre delle conclusioni definitive.
E' certificato che il sottoscritto abbia ricevuto un furto da parte di Unesco, Stato, Regione e Comune dal non calcolabile danno economico e sociale.
Ho solo perso il posto "SICURO" di lavoro!!!!!
No, no direttore non per colpa della crisi, ma solo perchè hanno messo un marchio alle nostre isole come si fà con i formaggi o col vino doc oppure, che so, mi viene in mente il prosciutto di Parma, ma fate voi.............
Eppure nel documento Unesco che dichiara le isole Eolie "Patrimonio dell'Umanità" un punto cita che gli operai ex pumex dovevano essere riconvertiti e reinseriti in nuove realtà lavorative, ma.. stranamente l' Unesco non sta pressando con forte interesse, ( per come accadeva con la richiesta di chiusura delle cave), per l'attuazione di tale punto.
E il comune?
Sui nostri politici locali non ho parole. Qualche tempo fà l' amministrazione ci disse che non vi era la minima possibilità di stabilizzazione da parte nostra, ma vengo a sapere che è già in progetto l' assorbimento di uno di noi ( già affiancato a qualcuno) e sicuramente altri 4 verranno assunti (troveranno il modo , vedrete).
Si spiega così il perchè quando noi manifestiamo loro sono sempre assenti. Sono, infatti, perchè nelle loro sedi lavorative forti delle promesse avute. Premesso questo oserei cambiare dei termini che fino ad oggi hanno caratterizzato i vari annunci sin qui pubblicati. Ci sono infatti ex pumex d'oro, ex pumex d'argento ed ex pumex di rame.
Ma torniamo alla nostra beneamata amministrazione. Vi era un'opportunità finanziabile e che avrebbe risolto o largamente addolcito il problema, ma evidentemente si calpestavano i piedi a qualcuno.
Vi siete chiesti come mai delle maestranza utilizzate presso l'ufficio idrico (operative) non possono gestire insieme ad altre maestranze ex pumex (oro, argento e rame) il settore idrico comunale, frettolosamente privatizzato e che avrà sicuramente dei costi notevoli ai danni della nostra collettività?
Ve lo dico io perchè! Perchè avrebbero parzialmente risolto il problema ex pumex e la cittadinanza eoliana avrebbe tratto dei benefici, dunque in contrasto con la politica adottata dalla nostra amministrazione.
Sulla Regione che dire... solo parole e niente fatti ..ma, visto che i nostri politici locali non hanno mai con forza pressato su una soluzione, sono legittimati a non risolvere il problema.
Lo Stato? Lo Stato dovrebbe vigilare di più in un momento come questo dove, a mio avviso. sta venendo a mancare la "DEMOCRAZIA" che tutti sbandierano ogni giorno.
E' giusto che il ministro Brunetta faccia dei decreti per controllare l' operato dei dipendenti pubblici, ma mi chiedo quando faranno delle leggi per controllare l'operato dei politici? Ma a loro chi li controlla? Eppure ogni giorno se ne sente una, spendono i nostri soldi "allegramente" mentre le nostre famiglie non arrivano a fine mese.
Premesso questo, caro direttore vorrei concludere. Visto quanto citato, è visto che il sottoscritto hà perso il proprio posto di lavoro, nonostante le chiacchiere di Stato e Regione e una lettera che hò ricevuto prima delle elezioni comunali dall'attuale sindaco, che mi rassicuravano sull'immediato futuro lavorativo mio e dei miei colleghi, non avrò pace e lotterò con forza per far sì che il marchio Unesco inflitto sulla fronte dei mie figli, unici a pagare per tale fregio, esca da queste isole per come è scritto nello statuto che tutela l'entrata dell'isola di Lipari nel sito Unesco.
Tiziano Profilio
P.S. considerando che il mio dramma è cosa vera e che tutto quello che ho scritto nella lettera si è veramente verificato, ci terrei a chiedere che nessuno usi il dramma di 10 famiglie per scopi pubblicitari propri.