(Aldo Natoli) Ho appreso dalla stampa della pronta risposta del Primo Cittadino alle problematiche sollevate alla richiesta di costruzione di 147 alloggi di edilizia agevolata convenzionata nelle isole di Lipari, Vulcano e Panarea, presentata dalla “A.T.I. LIPARI”. Abituato al silenzio del Sindaco questa immediatezza mi sorprende. Caterina Conti Docet! Ritengo, comunque, opportuno fare alcune precisazioni:
1) il territorio del Comune di Lipari non è assimilabile ad altri. Il Ministro dell’Ambiente, On. Stefania Prestigiacomo, ci ha appena ricordato che le Eolie per la loro specificità appartengono al Patrimonio naturalistico Mondiale. Non può trovare alcuna giuridica e logica motivazione urbanistica elevare l’indice agricolo da 0,03mc/mq. a 1,24 mc/mq. E’ evidente che si tratta di cementificare in modo massiccio delle zone ad alto interesse agricolo che presentano una urbanizzazione sparsa. A Panarea addirittura si andrebbe a costruire in prossimità della costa in area di vincolo assoluto con un indice di edificabilità di 0,93 mc/mq.
2 ) Il metodo applicato dal Sindaco non trova riscontro in quello che riguarda la contrattualità nella Pubblica Amministrazione. Infatti non basta dire tu mi dai questo ed io ti do quest’altro. Ma bisogna anche aggiungere quanto costa quello che ti do e quanto costa quello che mi dai. Nel caso in questione per quanto riguarda la costruzione delle caserme, proprio perché opere pubbliche, bisogna procedere con appalto pubblico mediante affidamento secondo le procedure dell’evidenza pubblica nel rispetto del diritto comunitario e nazionale vigente.
Quindi bisogna pubblicare un bando di gara al quale può partecipare l’A.T.I. LIPARI applicando il previsto ribasso. E, solo se risulta essere vincitrice può chiedere al Comune di barattare il pagamento dell’equivalente importo delle opere pubbliche da realizzare con gli oneri concessori, altrimenti al Comune ne deriverebbe un danno economico.
3) condivido le motivazioni giuridiche sostenute dal Consigliere Comunale Pietro Lo Cascio circa la convocazione del Comandante della locale Stazione dei Carabinieri e del Comandate Provinciale dell’Arma, alle conferenze di servizio, che certamente da adito a diverse interpretazioni. Ma sono certo, conoscendo la serietà dei Responsabili della Benemerita, che diserteranno la convocazione. Come sono altrettanto certo che le caserme sono indispensabili. Ma questo non giustifica un baratto che viola la Legge ed una evidente cementificazione del territorio al fine di attuare una speculazione edilizia. Basterebbe far progettare agli Uffici comunale le due caserme e chiedere i finanziamenti previsti. Prendo comunque atto della volontà del Sindaco Bruno che “il tutto sarà approvato se sarà fatto a norma di legge”.
A questo punto domando al Sindaco di Lipari: se, carte alla mano, ha appurato realmente che le zone “C” sono sature e se le dichiarazioni fatte sono veritiere; se nei conteggi sono state inserite le aree P.E.E.P. non utilizzate di Pianoconte; se le quattro tipologie edilizie progettate rispondono a quanto richiesto dalla specifica normativa, in particolare l’unità Tipo “D”, con una superficie netta di circa 47 mq., (bivani), che deve soddisfare, non a caso, le esigenze delle famiglie di Panarea. Ciò per l’aspetto urbanistico.
Per quello paesaggistico e naturalistico mi riservo di parlarne nel prossimo servizio.
Auspico una ulteriore pronta risposta dal Primo Cittadino
Aldo Natoli
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