Nonostante le proteste degli albergatori, presenti in massa in Consiglio, l’amministrazione non sembra voler recedere di un centimetro sull’ipotesi di un aumento lineare delle aliquote IMU.
L’amministrazione, dichiara il presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono, si trincera dietro un fittizio concetto di equità. Il documento consegnato in aula a tutti i presenti dimostra invece quanto sia discriminatorio un aumento indifferenziato di tutte le categorie a discapito delle attività produttive con alte rendite catastali. È sin troppo evidente, continua Del Bono, che un aumento generalizzato, ovvero di pari percentuale, andrà inevitabilmente a penalizzare a dismisura chi possiede immobili sottoposti a moltiplicatori e rendite di partenza particolarmente elevate. Non accettare di inserire dei meccanismi che compensino, almeno parzialmente, l’effetto esponenziale e distorsivo che ne deriva significa voler deliberatamente ignorare il problema. Un problema di fatto raddoppiato se si considera che tali immobili vengono utilizzati per un limitato periodo dell’anno a causa della stagionalità dei flussi turistici.
Troviamo mortificante e frustrante che qualcuno ieri in Consiglio comunale abbia cercato di far passare una legittima proposta come la richiesta di un privilegio. Ci ritroviamo invece di fronte all’esatto contrario: si vuol far pagare un carico spropositato e iniquo ad aziende già di fatto in gravi difficoltà, rischiando di comprometterne gravemente la solidità economico-finanziaria. Questo, mentre altri comuni turistici in Italia hanno adottato misure diametralmente opposte, proprio per evitare di portare al collasso le economie locali, dimostrando grande attenzione e sensibilità per l’industria turistica locale.
Così si va a minare la principale classe produttiva del paese con inevitabili ricadute sull’intera collettività. La maggior parte delle aziende alberghiere non sarà infatti nelle condizioni di far fronte ai pagamenti richiesti, subirà il relativo accertamento e sarà quindi costretta a pagare in forma rateale con un aggravio del 30% oltre interessi.
Ci troviamo, dichiara Del Bono, di fronte a un atto di miopia politico-amministrativa che finirà per indebolire ulteriormente l’economia locale con pesanti effetti diretti e indiretti su tutte le classi sociali. Già dalla prossima stagione, conclude Del Bono, saremo costretti a ridurre il periodo di apertura e a contenere l’erogazione di tutta una serie di servizi. Questo comporterà una riduzione dei posti di lavoro ed un livellamento verso il basso della varietà e della qualità dei servizi offerti nell’arcipelago.
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