Sull’IMU gli albergatori eoliani sbattono contro il muro di gomma del comune di Lipari e stavolta si fanno davvero male.
Nel nostro caso, dichiara il presidente di Federalberghi Eolie, Christian Del Bono, con l’aumento di due punti percentuali sull’aliquota base, appena deliberato dal Consiglio comunale, ci ritroveremo a versare importi maggiorati di 10, 20, 30 e, in alcuni casi, anche 40 mila euro rispetto a quanto versavamo con l’ICI. Importi del tutto insostenibili per strutture stagionali di dimensioni medio-piccole.
Dopo svariate consultazioni, documenti, comunicati e quasi 10 ore di consiglio comunale in soli due giorni, le istanze della categoria rimangono purtroppo del tutto inascoltate.
A nulla è servito l’accorato intervento in consiglio comunale da parte del presidente Christian Del Bono che ha illustrato un documento che recepiva le istanze delle categoria.
Si è scelta la scorciatoia dell’aumento lineare e indifferenziato che penalizza spropositatamente le vaste superfici immobiliari. Non si è tenuto conto dei diversi moltiplicatori di base né del fatto che questi, già dal 2013, aumenteranno ulteriormente da 60 a 65.
L’impegno dell’amministrazione a rivedere gli aumenti già dal 2013, per quanto apprezzabile, non può ritenersi soddisfacente. Abbiamo, infatti, avuto modo di dimostrare come in altri comuni turistici di Italia – ad esempio, Cortina D’Ampezzo – le aliquote siano state applicate in modo oculato proprio per evitare le eclatanti sproporzioni anticipate in questi giorni dalla Federalberghi.
Adesso bisognerà correre ai ripari: già prevista per i prossimi giorni una riunione di assemblea per discutere il da farsi. Auspichiamo, comunque, conclude Del Bono, che per futuro l’amministrazione possa rivedere una posizione che attualmente penalizza oltre misura la principale classe produttiva dell’arcipelago.
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