Montagne di rifiuti, accatastate intorno ai cassonetti. Sono scene ad ogni angolo di Messina, che variano a seconda dei cumuli di immondizia: dipende da quanti giorni la raccolta non viene effettuata nelle diverse zone. La situazione è più tranquilla soltanto lungo le vie del centro e, per la ricorrenza dei Defunti, in quelle intorno al Gran Camposanto.Oggi la scusante – come ieri – è la chiusura della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, per il maltempo e i problemi tecnici sopraggiunti nella giornata odierna. Ma le difficoltà hanno origine dalla settimana scorsa, con il fermo dei mezzi, per la mancanza di soldi per pagare il carburante mentre il fornitore non era più disponibile a fare credito. Poi, le proteste dei lavoratori, per il ritardo degli stipendi.
La situazione, attualmente, è dunque, di rischio igienico sanitario. Gli autocompattatori colmi, sono fermi all’autoparco. Sulle strade già stamani c’erano oltre mille quintali di rifiuti: nell’ultima uscita se n’è potuto prelevare soltanto 200 quintali, mentre quotidianamente la produzione è di 350 quintali.
Il commissario liquidatore di Messinambiente, Armando Di Maria, non sa più a che santo votarsi.Le somme attese dalla partecipata del comune non sono state ancora versate e, intanto, la spazzatura cresce, così come il malumore tra i lavoratori che chiedono le mensilità che spettano loro.
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