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sabato 3 novembre 2012

Lettera aperta della signora Caterina Conti agli Assessori ed ai Consiglieri del comune di Lipari e per conoscenza al nostro caro amico Rag. Marco Giorgianni.


Caro Salvatore,
Avevo scritto questa mia subito dopo il Consiglio Comunale del 30 Ottobre. Avevo però soprasseduto a seguito delle problematiche, delle soppressioni e modifiche degli orari dei servizi marittimi, perché sono delle situazioni che ci hanno coinvolti tutti nel cuore e nella mente. Adesso però a qualche giorno di distanza non mi sento di non fare conoscere il mio pensiero. Il nostro è un piccolo mondo circoscritto e non mi piace assolutamente girare con delle riserve mentali. Così sono e così penso.

Agli Assessori ed ai Consiglieri del comune di Lipari e per conoscenza al nostro caro amico Rag. Marco Giorgianni.
La presente perché ognuno per le sue competenze faccia un momento di riflessione.
Abbiamo partecipato con la sofferenza di tutti al Consiglio Comunale, che si è svolto in due sedute, e cioè nei giorni del 29 e 30 ottobre.
Avevo altre esperienze di consigli comunali, ma mi ero dimenticata di quanto a tratti possono essere terribili e distruttivi.
I cittadini sono tutti uguali davanti alla legge, ma vi sono sicuramente delle categorie che vanno particolarmente protette come pensionati, disabili, disoccupati, bambini, donne sole ed abbandonate questo indubbiamente è ben fisso nella coscienza e nella mente di tutti. Però non si può, solo perché, alcuni di noi hanno lavorato tutta una vita, cercando di dare un futuro alle nostre Isole ed ai nostri ragazzi di ieri e di oggi, e tuttora impegnanti economicamente e mentalmente “fino all’osso del collo”, essere considerati appunto degli affama popolo. Non si può essere solo per questo oggetto di persecuzione mentale.
Vi sono cose che tutti sappiamo o dovremmo sapere e non si può sempre ripetere per degli ipotetici spettatori poco eruditi cose scontate.
Tutti sappiamo che quando l’indicazione della tassazione entra nella cartella Comunale diventa, certo con i suoi tempi, esecutiva. Mi domando quindi che senso ha, chiedere quale albergatore non ha pagato la prima rata dell’IMU, e volerlo indicare a ludibrio pubblico. Chi non ha pagato, non ha potuto pagare e sa perfettamente ,e comunque è bene dirlo,che quando l’accertamento del comune lo scoprirà inadempiente dovrà pagare, per legge il 30% in più oltre gli interessi, e quando questo pagamento andrà a finire come cartella esattoriale per la rateizzazione dalla SERIT, verranno aggiunti ulteriori interessi di quest’ultima società per la ritardata riscossione.
Trattandosi in particolare per quanto riguarda gli albergatori, di migliaia di euro, tutto quanto detto tende ad essere una vera e propria spoliazione della proprietà.
Gli accertamenti del mancato pagamento saranno sicuramente più celeri sulle attività produttive, che verranno vagliate insieme, anziché ,per fortuna, che sui singoli privati che avranno più tempo per far fronte alla difficile situazione.
Mi sono spiegata?
Sarebbe estremamente triste se al prossimo Consiglio Comunale ci ritrovassimo, come al solito, qualcuno che inveisca contro gli albergatori.
A questo punto le mie riflessioni da vecchia pensionata.
Non sarebbe stato meglio se avessi fatto una tranquilla vita da moglie di medico, senza andare avanti ed indietro da un’Isola all’altra anche in barca a remi, sola, di notte e con i figli piccoli, mangiando per buona parte della vita pane e cipolla, caricando di tutto e di più per risparmiare? Sicuramente sarei stata in ogni caso una madre migliore, avrei avuto una vita familiare più serena e non avrei lasciato adesso i miei figli in un mare di difficoltà
Questo vale per me, ma anche per tanta altra gente della mia generazione ai quali andrebbe almeno un ringraziamento.
I nuovi investitori non si sono resi conto che tutto quello che avevamo realizzato era stato fatto in mezzo a grandi difficoltà.
Questo è quanto…..
Non vorrei essermi imbarcata in inutili polemiche, ma per me era indispensabile fare conoscere il mio pensiero e vedere se ognuno di noi può apportare dei correttivi. Me per prima.
Speriamo di superare nel migliore dei modi questo inverno difficilissimo e ritrovarci al prossimo anno senza preconcetti con uno spiraglio all’orizzonte, Coraggio e buon lavoro a tutti.
Un Abbraccio.
Caterina Conti.

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