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venerdì 2 novembre 2012

LA SANTA ALLEANZA CONTRO I NEO ELETTI


Non è un complotto, ma una convergenza di interessi sicuramente. Altrimenti non si spiegherebbe che a spoglio appena ultimato il presidente appena eletto, ma ancora non proclamato, subisce un fuoco di fila di denunce, accuse, sospetti, avvertimenti.
Il Cardinale di Palermo, Paolo Romeo, dichiara che con il dieci per cento degli elettori non si può governare e che il presidente della Regione non è un pm. Deve occuparsi d’altro, non fare antimafia.
L’agenzia di rating inglese Fitch declassa il rating della Regione siciliana sulla base di una valutazione politica: non ci saranno le condizioni per realizzare in Sicilia le riforme utili per reggere alle pressioni del mercato con un contenimento della spesa pubblica. Fitch regala alle banche l’opportunità di servirsi di una clausola, l’Ate, additional termination event, grazie alla quale possono chiedere la conclusione del finanziamento nel caso in cui il rating venga abbassato oltre una soglia pattuita. La previsione di difficoltà politiche crea le difficoltà politiche, bene che vada le aggrava per le conseguenze del declassamento nel rapporto con il debito e le banche.
L’ex sottosegretario del governo Berlusconi, Elio Belcastro, denuncia alla Camera che i boss della ‘ndrangheta avrebbero venduto voti ad esponenti dell’Udc nelle elezioni regionali siciliane. Belcastro, avvocato delle famiglie ‘ndrine più celebri, tradisce i suoi clienti? Belcastro precisa di non avere prova di ciò che afferma, ha ricevuto informazioni, si tratta di notizie “de relato”.
Il senatore Roberto Giambrone, braccio destro di Leoluca Orlando, vice sindaco di Palermo ed autorevole esponente del suo partito, pronostica il ritorno alle urne della Sicilia entro il 2013 per manifesta ingovernabilità e per l’altissimo astensionismo che delegittima gli eletti. Il suo partito si adopererà, perciò, affinché l’ingovernabilità venga risolta nell’unico modo possibile, il ritorno alle urne.
Una concomitanza di vedute, dunque. E nulla di più?
Fitch non ha certo concordato con l’Arcivescovo di Palermo il declassamento della Regione siciliana, Giambrone non ha sicuramente discusso di inquinamento del voto e ingovernabilità della Sicilia. In concreto, tuttavia, il “sentimento” dell’agenzia di rating inglese trova conferma nelle dichiarazioni del cardinale Romeo, e le perplessità politiche di Giambrone trovano conferma nella denuncia di Belcastro.
La quantità e la qualità degli attacchi contro il governatore e l’Assemblea appena eletti sono una spia di ciò che aspetta a Rosario Crocetta e al parlamento regionale. Che non sono attesi alla prova dei fatti, come avviene normalmente, ma giudicati un avversari da battere.

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