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sabato 3 novembre 2012

Orlando dice addio a Di Pietro "Fondo un movimento di sindaci"

Il primo cittadino di Palermo dichiara chiusa l'esperienza di Italia dei Valori: "Se pensa di essere come gli altri partiti è già morto". Poi annuncia: "Nel nuovo rassemblement ci saranno anche Tosi e Pizzarotti".
di ANTONELLA ROMANO

"SE Idv pensa di essere come gli altri partiti, è già morto. I partiti oggi sono come una coda di lucertola tagliata da un colpo, che continua a muoversi". Leoluca Orlando, mentre nel partito infuriano gli attacchi a Di Pietro in "declino", non parla esplicitamente di abbandonare la nave ma ipotizza un futuro oltre Idv, una sua personale creatura, un'alleanza che ha già un nome, Mdc, acronimo sta per Movimento democratico costituzionale. Se altri strappano la foto di Vasto ("Bersani e Vendola sono scesi a Palermo per dire di non votarmi "), per il sindaco Orlando è bene che Idv si rinnovi e vada oltre il recinto dei partiti.Chi lo seguirà? Il movimento al quale già lavora da protagonista il portavoce nazionale del partito di Di Pietro raduna diversi primi cittadini e amministratori, anche di schieramenti diversi. E deve parlare "ai mondi vitali". "Ormai siamo noi sindaci gli interlocutori della gente. Io resterò a fare il sindaco per i prossimi 5 anni. Posso dare un contributo alla politica nazionale, visto che non devo candidarmi?". 
L'appuntamento per gettare le basi della nuova causa comune sarà il 30 novembre a Acquasparta, paesino tra Terni e Perugia, dove ogni 4 mesi (questo è il decimo incontro) i convenuti si danno appuntamento per mettere in piedi "La Rete 2018", con lo slogan "La Retitudine continua", che riprende lo spirito dell'esperienza di vent'anni fa. Tra gli interlocutori ci sono Flavio Tosi, sindaco leghista 

di Verona, l'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti, Roberto Balzani, sindaco di Forlì. Verrà quasi certamente anche il sindaco grillino di Parma Federico Pizzarotti. Con Tosi e Pizzarotti, Orlando ha un filo diretto continuo: "Tosi è stato eletto nonostante la Lega. Pizzarotti oltre i voti dei grillini e io non certo per merito della mia coalizione".Un percorso di costruzione di un nuovo soggetto che, al momento, prevede per Italia dei Valori il salto dentro un concetto nuovo di partito e soprattutto il contatto "in rete". Montezemolo, col suo progetto di Fare Italia, e le alleanze con le liste civiche in tutt'Italia, non sembra interessarlo: Orlando mette le mani avanti appena sente il nome. Non vede possibilità di intese. "Noi siamo il partito meno partito e in questo siamo avvantaggiati. Se Idv sceglie di andare al congresso e di diventare partito come gli altri non mi interessa. Se riesce, mantenendo i suoi valori, a fare da lievito culturale di una nuova politica, e ad aprirsi, io sarò contento di fare il mozzo". 
Le strade tra Orlando e Di Pietro dunque, un giorno, potrebbero dividersi. Il loro rapporto ora non è in discussione: ma Orlando scinde il suo destino dalla sorte di Di Pietro "al quale sono molto legato". "Ho chiesto a Di Pietro se per incontrarlo sarei dovuto salire al Quirinale e ci siamo fatti una risata. Grillo è un termometro politico, ha mandato un messaggio. Oggi è come vent'anni fa. Mi attaccavano perché volevamo farmi fuori". Dal giorno della sua elezione, quasi sei mesi fa, Orlando, va ripetendo che il suo partito è "Palermo " e non Idv, avendo Orlando preso 60 punti in più della sua coalizione. Ai 30 consiglieri comunali di Idv, Orlando ha già detto: "State attenti, voi siete l'11 per cento". 

Una scelta, il salto in avanti di Idv, che trova consenzienti gli uomini a lui più vicini. Ma a patto che non si parli di far sparire Idv. "È vitale andare oltre, non restare avvitati. Idv non è morta, è viva e vegeta e va rilanciata. Abbiamo più di 3 mila amministratori in Italia, vice presidenti Regione, 3 consiglieri regionali in tutte le regioni. Ormai è un partito abbastanza strutturato, andiamo oltre ", dice Ignazio Messina, responsabile enti locali del partito. Per il coordinatore provinciale Pippo Russo, il risultato del M5S pone dei problemi anche a Italia dei Valori: "Noi siamo stati l'unica forza politica in grado di fare vera opposizione, lo dice anche Grillo. Ormai il messaggio dei grillini lo giudico propositivo e non di protesta. Partendo dalla nostra realtà, si trovino modi nuovi per coinvolgere i movimenti, i sindaci e quanto di meglio c'è". 


"Il nostro dovere è difendere il patrimonio di idee messo a disposizione e recuperarlo con la massima coralità. Non c'è rottura. Orlando parla da sindaco: che ci voglia una 'cosà più aperta ci può anche stare. Il clima è certamente cambiato in pochi mesi. Bisogna trovare il modo di riprendere il cammino ", dice Fabio Giambrone coordinatore regionale di Idv.

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