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venerdì 2 novembre 2012

Celebrati i 107 anni della fondazione dell'Istituto delle Suore francescane di Lipari (di Michele Giacomantonio)


Il 31 ottobre e l'1 novembre le Suore francescane dell'Immacolata Concezione di Lipari hanno ricordato i 107 anni del loro Istituto fondato da Madre Florenzia Profilio l'1 novembre del 1905. Si è trattato di una celebrazione sobria composta di diversi momenti di preghiera, di riflessione e musicali  tutti seguiti da una partecipazione di pubblico attenta e coinvolta. E' stata la Madre superiora suor Floriana Giuffré a rivolgere un indirizzo di saluto ai partecipanti ricordando come la fondatrice ha saputo unire nella sua vita l'attesa della vita eterna con l'impegno nella vita di tutti i giorni affrontando i problemi dei più poveri ed emarginati e dando  testimonianza di come si possa tendere alla santità nell'esperienza del quotidiano. Subito dopo vi è stata la funzione dei Vespri accompagnati dal Coro polifonico diretto dalla signora La Cava.
Dopo i Vespri la celebrazione è continuata nel salone dell'Istituto con la conferenza del dott. Michele Giacomantonio sul tema "Il Regno di Dio fra vita eterna ed impegno nel quotidiano".
"Le immagini dell’aldilà che spesso vengono offerte oggi dalla cultura religiosa - ha esordito il relatore - sono per lo più rappresentazioni eteree, leziose, del tutto improbabili con  nuvole e angioletti in un mare di azzurro. Eppure  sull’esperienza sociale la stessa cultura religiosa si presenta con tutt’altro spessore: l’insegnamento sociale della chiesa, il personalismo, il popolarismo sturziano erano elaborazioni pregnanti e convincenti. Sulla vita eterna , a parte la  citazione in alcune preghiere tradizionali, vi è invece una forte afonia come se la Chiesa contemporanea, che a partire dalla Rerum Novarum ha sviluppato una forte attenzione ai temi della socialità, tema di essere accusata di evasione dalla dura realtà del quotidiano, dai problemi e dalle difficoltà della vita di tutti i giorni. E mentre la Chiesa ed i cristiani balbettano sull’aldilà, si diffondono e si radicano soprattutto fra le nuove generazioni feste come quelle di Halloween del tutto estranee alla nostra tradizione, che provengono da culti celtici diffusi negli Stati Uniti e favoriti da una surrettizia spinta consumistica e dalla moda indotta da tutta una serie di filmati su un aldilà dominato dall’horror" Da qui l'esigenza di tornare a riflettere su temi come il Paradiso  e, soprattutto il Regno di Dio.approfittando della celebrazione di tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti". Dopo la conferenza che ha voluto mettere in luce come il Regno di Dio non sia esperienza solo dell'aldilà ma opera già nella storia dove cresce il corpo del mondo nuovo e dell'umanità nuova che dominerà l'eterno, si è tenuto un breve concerto al piano del maestro Caltagirone che ha saputo accostare opere classiche e musiche moderne, Chopin, brani di jazz e le musiche di Ennio Morricone e dello stesso Caltagirone. Ha concluso la serata un pezzo sulla vita eterna tratta da un musical su Florenzia cantato dalle suore accompagnate al piano da Caltagirone.
Il primo novembre mattina, nella chiesetta dell'Istituto, Mons.Gaetano Sardella ha celebrato la Messa della festività dei Santi facendo, nell'omelia, memoria della Serva di Dio Florenzia Profilio e del suo cammino verso la santità ed augurandosi che il processo canonico in atto arrivi presto a riconoscere le virtù eroiche di questa nostra concittadina che ha portato nel mondo, insieme ad una grande testimonianza di carità, anche il nome delle isole Eolie. I canti del Coro polifonico hanno accompagnato tutta la celebrazione alla fine della quale, come è ormai tradizione, le suore hanno distribuito il pane benedetto a tutti i fedeli. Sempre, come da tradizione, nel pomeriggio le suore hanno guidato al Camposanto un percorso di preghiera prima della celebrazione della Messa serale. 

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