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martedì 30 ottobre 2012

I "buoni propositi" del neo presidente Crocetta


Un "patto" aperto a "tutti i parlamentari dell'Ars, non alle forze politiche, ma ai deputati", per "il risanamento, il rigore, il lavoro e lo sviluppo". Lo propone il neo presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta che punta a un "governo dell'efficienza pubblica", consapevole che il suo governo di minoranza, che puo' contare su 39 deputati su 90, dovra' esercitarsi nella ricerca del consenso in Aula sulle cose da fare. Sulla base di questo quadro dice di che avra' "una maggioranza bulgara" e fa il suo appello "ai capaci e agli onesti". Ma niente inciuci e accordi sottobanco".
Si', invece al dialogo con i grillini e ai deputati delle altre forze "tra i quali di certo non si annidano i demoni". "Saremo miti con durezza", ha detto citando davanti ai giornalisti Che Guevara, per confermare che intede essere "l'uomo del dialogo e non dello scontro", pur definendo "distruttiva" la scelta di Idv e Sel di seguire Leoluca Orlando e di correre da soli. Rassicura anche i suoi alleati ai quali conferma che governera' con le forze che con lui hanno vinto, pur spiegando che non intende "esserne ostaggio, a partire dalla formazione della squadra", che sara' composto per il 50% da donne, una delle quali, Lucia Borsellino, presente alla conferenza stampa, destinata alla sanita'.
Il suo governo "dovra' fare scelte indigeribili", anche nel primo e ormai prossimo bilancio dell'era Crocetta, ma "non ci sara' alcuna macelleria sociale". Neppure sui precari: "Serve un piano di risanamento - spiega - ma nessun licenziamento e' possibile.
  Favoriro' l'avvio e l'applicazione con i comuni dei patti per l'energia solare che possono assorbire 24 mila persone". Si trattera' anche di azzerare le nomine, le consulenze, i dirigenti regionali "per i quali si potranno pensare anchea forme di rotazione". Bisognera' colpire i costi della politica, "secondo il modello europeo del merito e della produttivita'".
  E uno dei primi settori sui cui Crocetta interverra' sara' la formazione: "Cosi' chiedero' al dirigente Albert di farsi da parte, di mettersi in pensione, di farsi una vacanza".
Crocetta pensa a una "regione leggera", che applichi i principi del decentramento. Serve una nuova legge sui piani regolatori, "poiche' e' impensabile che il 90% dei comuni ne siano sprovvisti". Bisognera' "riattivare i canali con Roma e Bruxelles per imettere virtuosamente in circolo il miliardo 750 milioni di Fondi europei bloccati". Ci sono situazione "drammatiche, a livello regionale, ma anche nei comuni come Messina che ha un buco di 200 milioni". E c'e' la riforma del settore dei rifiuti, lasciando alle amministrazioni maggiore liberta' gestionale. Tutti contenuti caldissimi di questo patto. E le attese sono tante, lui lo sa, persino sui diritti civili. Cosa fara' su questo fronte gli chiede, infatti, un giornalista: "Non indento di certo sposarmi come Vendola. So che alla mia eta' nessuno mi si fila piu'", taglia corto alzando lo sguardo sul manifesto che lo ritrae sopra la frase: "La rivoluzione e' gia' iniziata".

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