Nella giornata di
ieri 9 gennaio personale militare della Capitaneria di Porto di Milazzo,
congiuntamente con funzionari dell’Autorità Portuale di Messina e Milazzo hanno
accertato a Milazzo in località Acqueviole la presenza di numerose strutture
abusivamente realizzate in assenza di alcun titolo concessorio su area
demaniale marittima.
In particolare sono
stati individuati n° 50 verricelli (attrezzi utilizzati per l’alaggio di
imbarcazioni) fissati al terreno con battuti di conglomerato cementizio, una
baracca in legno rivestita in materiale plastico e 3 imbarcazioni in legno e
ferro in evidente stato di vetustà e rappresentanti un sicuro pericolo per la
pubblica incolumità.
Tutti i manufatti
sono stati sottoposti a sequestro giudiziario con apposizione dei relativi
sigilli di stato e cartellonistica monitoria.
I responsabili di
tali abusi demaniali al momento sono ignoti, ma qualora individuati saranno
deferiti all’Autorità giudiziaria per violazione degli artt. 54 e 1161 del
codice della navigazione.
L’Autorità Portuale
di Messina e di Milazzo, Ente cui compete la gestione amministrativa del
territorio su cui insistono tali manufatti, ha già avviato le procedure per
l’emissione del relativo provvedimento d’ingiunzione di sgombero e
l’individuazione di una idonea ditta specializzata che sarà incaricata della
demolizione di quanto abusivamente realizzato.
L’intervento si pone
l’obiettivo di ridare lustro ad un territorio deturpato nel tempo
dall’insorgere di strutture fatiscenti realizzate abusivamente in assenza di
qualsiasi titolo concessorio.
L’attività di controllo alfine di accertare l’occupazione non autorizzata di aree demaniali marittime ed il rispetto delle normative sulla tutela ambientale continuerà nelle prossime settimane sull’intero territorio di giurisdizione.
L’attività di controllo alfine di accertare l’occupazione non autorizzata di aree demaniali marittime ed il rispetto delle normative sulla tutela ambientale continuerà nelle prossime settimane sull’intero territorio di giurisdizione.
Milazzo lì 10 gennaio 2013
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