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martedì 8 gennaio 2013

LA DENUNCIA DI CROCETTA: “LA MAFIA È NEL SISTEMA REGIONE”

Oggi la mafia e’ nel sistema Regione“. E’ la denuncia del Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, intervenuto a Palermo alla commemorazione di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio 1980. “Anche se Cosa nostra oggi e’ meno militare rispetto al passato esiste eccome – dice ancora Crocetta – ha cominciato a fare affari, anche nel sistema Regione. Io spero di poterla sradicare e contribuire a liberare la regione da Cosa nostra, ma le coperture sono stante e tanti si oppongono al cambiamento, ma sono sicuro che ce la faremo. Anche nel nome di Piersanti Mattarella, un grande esempio di saguire per tutti noi. Lui ci ha dimostrato che la lotta alla mafia non si predica ma si pratica”.
“Dopo l’omicidio del Presidente della regione siciliana Piersanti Mattarella e’ tornato il buio alla  Regione, lui rappresento’ la discontinuita’ nelle istituzioni, ma dopo la sua morte non ebbe seguito e c’e’ stato il buio. Mattareklla e’  stato un esempio per tutti noi”. Ha poi detto il Presidente della  Regione siciliana.
“Con il suo arrivo per la prima volta si realizzo’ la discontinuita’ nel sistema della politica – ha detto ancora  Crocetta – e per questo ha pagato con la sua vita”. “Con Mattarella  ancora la mafia era qualcosa di esterno che manteneva la vecchia  struttura di potere ed era militare – prosegue il Governatore – oggi  ha la mafia invece subito una trasformaizone economica e ha capito che se sta dentro gli appalti e controlla le forniture, riesce ad ottenere le autorizzaizoni mentre le persone per bene non ci riescono”.
“Trentatre anni fa moriva Piersanti  Mattarella, il Presidente della Regione Sicilia, ucciso dalla mafia  mentre usciva di casa per andare a messa. Un omicidio che segno’  l’epilogo drammatico di una vita spesa al servizio della comunita’,  della rigorosa lotta contro la mafia e della ferma volonta’ di  rinnovare la politica. Un vivido esempio di cosa significa sostenere i principi con la propria vita. Lo ricordiamo con ammirazione e  riconoscenza”. Il ricordo di Pier Luigi Bersani nell’anniversario  dell’uccisione di Piersanti Mattarella.
“Una testimonianza, la sua, fatta propria oggi da tanti  amministratori che sono i piu’ esposti sul fronte della lotta alle  mafie e che non vanno lasciati soli a combattere una battaglia di  civilta’. Non arrendersi alla prepotenza criminale, lottare con  fiducia per riprendere un cammino che porti alla rinascita del  Mezzogiorno e al riscatto civile dell’Italia, e’ questa l’eredita’  preziosa che Piersanti Mattarella ci ha lasciato e che abbiamo il  dovere di far rivivere ogni giorno”, conclude il segretario del Pd.
“Piersanti Mattarella è la più alta figura istituzionale colpita dalla mafia. Il suo sacrificio è stato una testimonianza della coerenza rispetto a valori forti di legalità, che hanno ispirato ed ispirano tantissimi cittadini ed uomini delle Istituzioni.”  Lo ha dichiarato stamattina il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.  “Il modo migliore per ricordare ed onorare quel sacrificio – ha proseguito Orlando – è quello di fare verità e giustizia sui mandandi e sui complici di quell’omicidio e fare altrettanta verità e giustizia sulla ignobile trattativa fra la mafia e pezzi dello Stato, rispetto alla quale il Comune di Palermo si è costituito Parte civile, contro altri uomini delle istituzioni, questi criminalmente complici e che hanno fatto troppe volte apparire lo Stato col volto della mafia.”

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