quale tipo di ospiti
vogliamo alle Eolie...?
Interessanti la
proposta e il confronto sul biglietto unico (tariffa maggiorata per i
residenti, ridotta per i turisti), ma non credo sia questa la soluzione per
rilanciare il turismo eoliano.
Con cognizione di
causa, avendo visitato alcune rinomate località di vacanza, posso testimoniare
che l'attrattiva delle mete più esclusive e suggestive (come vorrei avessimo l'orgoglio di sentirci)
non sono i costi ridotti ma i servizi di eccellenza. A meno che non si abbia in
testa di fare concorrenza, senza possibilità di successo e devastando il
territorio, a località da turismo di massa, la strada da imboccare è quella
della qualità dell'offerta, valorizzando le qualità peculiari dell'arcipelago
senza omologarsi ad insostenibili (per noi) modelli di offerta "acchiappatutti".
Detto questo, si
discuta di tutto, ma si cominci col pianificare una strategia di medio-lungo
termine per la nostra industria turistica senza lasciarsi sopraffare dalla
deleteria tentazione di tirare a campare con quel genere di presenze che definiamo
"mordi e fuggi" e che, mi pare, tante lamentele sollevano tra gli
operatori turistici e gli abitanti.
Quindi, credo sia
auspicabile prendere, innanzitutto, coscienza delle straordinarie qualità e
capacità di attrattiva (non merito nostro) di questo arcipelago, rendere i
servizi offerti adeguati ai costi e procedere speditamente verso una
riqualificazione della nostra immagine di località turistica efficiente e
organizzata.
Fatto questo, senza
snaturare la vocazione delle nostre isole ad un turismo elitario, avremo
davanti un futuro meno incerto...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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