Nuova tappa del "processo Cannistrà", ovvero a carico dell'uomo accusato di aver ucciso la vigilia del Natale 2012, a Quattropani, la povera Eufemia Biviano.
Ieri, davanti alla Corte d'Assise di Messina, a supporto dei legali del Cannistrà, avvocati Gaetano Orto e Luca Frontino, è intervenuto il perito della difesa, ovvero l'ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano.
Un intervento protrattosi per circa due ore. L’ex comandante dei Ris di Parma, che ha plaudito al lavoro svolto dai Ris di Messina, è arrivato ad una conclusione diversa rispetto a quella per la quale il Cannistrà si trova in carcere. Secondo Garofano, considerando quella che parrebbe essere la dinamica dell’omicidio, gli indumenti di Cannistrà dovevano per forza macchiarsi del sangue della povera donna uccisa. E ciò- ha ribadito - anche volendo presumere che l'uomo si trovasse sulla scena del crimine.
A questo punto, volendo dare per "buona" la determinazione alla quale è arrivato l'ex generale dei RIS di Parma (che è anche stato a Quattropani, sulla scena del crimine) resterebbe da "individuare" chi materialmente ha colpito a morte la povera donna
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