(Leonardo Orlando) Il Tdr di Messina ha annullato l'ordinanza del Gip Sara D'Addea che disponeva l'obbligo di dimora sull'isola di Lipari nei confronti dei due ispettori della polizia municipale del Comune di Lipari Francesco Cataliotti e Aldo Marino, destinatari assieme ad altri quattro indagati, della misura cautelare richiesta dal sostituto procuratore Giorgio Nicola nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria denominata "Ghost mission", missioni fantasma. Respinto invece il ricorso dell'ex sindaco di Lipari Mariano Bruno per il quale resta inalterato l'originario obbligo di dimora sul territorio comunale.
I due ispettori di polizia municipale, Cataliotti e Marino difesi dall'avv. Saro Venuto, erano accusati di aver ricevuto rimborsi dalle casse comunali per missioni mai compiute ottenuti - secondo l'accusa mossa dalla Procura - grazie alla falsificazione dei giustificativi di spesa. All'ispettore di polizia municipale Francesco Cataliotti, si contestava di avere incassato indebitamente 5 mila e 913 euro; mentre al secondo ispettore dei vigili Aldo Marino, di avere ricevuto indebitamente rimborsi per 3 mila e 445 euro. Il legale dei due vigili, avv. Saro Venuto, ha dimostrato ai giudici del Tdr che i rimborsi per trasferte e soggiorni a Panarea "sono stati ricevuti lecitamente in quanto frutto di missioni essendo gli stessi assegnati per servizi al presidio dell'isola".
L'avv. Venuto ha anche sostenuto che tra i rimborsi ricevuti dai due ispettori ve ne sarebbe "qualcuno anche per motivi di indagini svolte per conto della stessa Procura di Barcellona".
I ricorsi degli altri tre destinatari di ordinanze con le quali si dispone l'obbligo di dimora, l'ex dirigente comunale Domenico Russo, con la funzionaria Stefana Salmieri e l'economo comunale Francesco Rando, saranno invece discussi nell'udienza del prossimo 14 aprile.
Non è stato invece ancora fissato l'appello proposto dal pm Giorgio Nicola che ha presentato ricordo contro la decisione del Gip circa la posizione di 4 indagati, tre dei quali già raggiunti da ordinanza e per l'assessore Giacomo Biviano. in carica nel momento in cui è scattata l'operazione "Ghost mission".
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