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mercoledì 28 novembre 2012

Comune e trasparenza (di Angelo Sidoti)

Comprendere l'atteggiamento di questa amministrazione è veramente un'impresa non da poco o meglio una missione impossibile. L'incapacità al dialogo di un soggetto non si può giustificare con i propri aspetti caratteriali. Chi dice abbiamo vinto le elezioni e governiamo come crediamo e non accettiamo consigli da nessuno è veramente un folle.
Premesso che non ho nessuna intenzione di dare consigli a questa amministrazione e che non cerco nessuna notorietà o consensi dalle mie riflessioni desidero ritornare sull'argomento trasparenza più volte in questi mesi argomentato.
In base a quanto disposto da una legge fondamentale dello Stato italiano, la 241 del 1990 la pubblica amministrazione ha il dovere di essere efficiente, imparziale, "trasparente". Trasparenza vuol dire che il cittadino ha il diritto di conoscere quali sono le procedure attraverso le quali l'amministrazione agisce, quali sono i documenti che essa prende in considerazione, quali sono i tempi in cui i suoi procedimenti devono concludersi, chi ne risponde.
Nel nostro Comune tutto questo non esiste se non in una forma alquanto limitata e discutibile.
Per fortuna che ci pensa il legislatore a calcare la mano e lo fa attraverso la Legge Anticorruzione (L.190 del 6 novembre 2012) che entra in vigore oggi 28 novembre 2012. Tale norma rappresenta il primo passo verso il disegno di un sistema organico di norme contro la corruzione che dispone al contempo misure preventive e repressive, in coerenza con quanto previsto nella Convenzione penale di Strasburgo per la corruzione del 1999.
Il provvedimento interessa, persone fisiche, persone giuridiche e pubbliche amministrazioni.
Le amministrazioni pubbliche dovranno:
a) istituire l'Autorità Nazionale Anticorruzione
b) Adottare specifiche misure di prevenzione alla corruzione (ad esempio definizione di programmi di prevenzione, adozione di "whistleblowing" policy etc etc)
c) nuovi obblighi in materia di trasparenza.
Ma quali sono queste nuove misure a garanzia della trasparenza delle attività pubbliche?
L'obbligo di pubblicazione nei siti web istituzionali di bilanci, conti consuntivi e informazioni relative a procedimenti amministrativi (es. concessioni, affidamento di lavori, forniture di servizi, erogazione di sovvenzioni e contributi ad enti pubblici e privati, etc).
Quindi altro obbligo che da Noi a Lipari dovrebbe essere rispettato (entrata in vigore oggi della legge e speriamo che non concedano proroghe).
Vediamo se questa amministrazione si metterà subito all'opera oppure preferirà proseguire sulla strada della "non trasparenza" intrapresa (iniziate a pubblicare i bilanci dell'Ente e delle partecipate). Questa volta i rischi sono però molto elevati.
La norma avrà un impatto notevole anche nei confronti di tutta la classe dei lavoratori di un Comune, dirigenti, funzionari ed impiegati. E' prevista la nomina di un responsabile della prevenzione della corruzione che tra i tanti compiti (oltre la verifica e idoneità del Piano) avrà quello di supervisionare l'effettiva rotazione del personale degli uffici a più alto rischio, bisognerà implementare procedure per la selezione e la formazione del personale che operano nei settori particolarmente esposti, applicare il "whistleblowing" policy procedura che tutela il dipendente e ch obbliga lo stesso a segnalare all'Autorità Giudiziaria o alla Corte dei Conti eventuali condotte illecite di cui è venuto a conoscenza.
Angelo Sidoti

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