Oramai i telefoni pubblici, le vecchie cabine telefoniche, servono solo per parlare con la Cia e si vedono solo nei film. E cosi, al di là  degli inciuci, delle cose che non si dicono  apertamente e delle mezze verità, Saverio Romano non ha scelto “una linea sicura” per dire le cose come stavano. Non ha avuto bisogno di finzioni.  Si è affidato alle agenzie.
Come Rudy Maira, coordinatore regionale del suo partito. Cantiere Popolare appoggerà la candidatura di Giovanni Ardizzone alla presidenza dell’Ars. D’Alia parla di ottimo inizio e  molti tecnici hanno nel curriculum un passato discretamente “cuffariano”. Cosa che per la verità non ha impressionato più di tanto il governatore.
Nella settimana dei montezemoliani di ritorno, con “Fermare il declino”, il movimento di Oscar Giannino, che si è riunito a Palermo al Khalesa nei giorni scorsi con centinaio di partecipanti tra giovani e simpatizzanti che aderiscono a questo nuovo partito, ed i “grillini” in stand by dopo la sbornia del 28 ottobre, si riparte dal Centro.
Come si era già detto dalle nostre parti, Crocetta non si è fatto pregare “se ai partiti non piace si può tornare a votare”. L’asse Lumia-Cracolici ha subìto una decisa incrinatura, la prima degli ultimi anni, quindi la più pericolosa. Ma la settimana che comincia porterà probabilmente altri movimenti, specie tra i partiti eletti all’Ars. Riccardo Savona, eletto nelle liste di Grande Sud, dovrebbe aver concluso la sua pausa di riflessione. Rimane, al momento, deputato di Grande Sud. come l’altro eletto a Palermo Tamaio. Nei giorni della trattativa tra i partiti, nella sovrapposizione di nomi e di controproposte,  è stato in ballo anche qualche nome di tecnici che avrebbe potuto avere l’avallo non esplicito di questo gruppo. Alla fine, in ogni caso non se ne è fatto nulla.