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giovedì 29 novembre 2012

Nave dei rifiuti e Nave del rifornimento idrico. I consigli dell'ing. Lopes

Egr. Sig. Sindaco,
ho letto sui blog locali che ieri Mercoledì 28/11  c‘è stato un tavolo tecnico  nel Suo studio tendente a trovare idonee  soluzioni a tre obbiettivi  di cui almeno due sono ritenuti da tutti obbiettivamente  prioritari .
Con questa mia desidero soffermarmi un attimo sulla ricerca di  possibili soluzioni , capaci di  trovare un degno accomodamento  al posizionamento delle navi dei rifiuti e dell’acqua che  attualmente stazionano rispettivamente Sottomonastero e Bagnamare .
Non vi è alcun dubbio , infatti , che lo stazionamento attuale delle due navi vada rimosso.
Infatti , il sito ,relativo alla nave dei rifiuti , arreca un danno d’immagine per via dei cattivi odori che accompagnano la movimentazione in banchina dei cassoni (che meriterebbero , per la verità ,maggiore pulizia ) , mentre quello relativo alla nave cisterna è causa di rumori molesti al vicinato.
La soluzione oggettivamente non è semplice . L’isola ha una peculiarità prettamente turistica ed il punto di forza sono le sue spiagge .
Trattiamo il caso delle due navi separatamente .
Prendiamo per primo il caso della nave della spazzatura e domandiamoci dove può trovare adeguato ancoraggio e possibilità di trasbordo.
Scartato sottomonastero restano possibili al momento due sole possibilità.
a)     La testata del molo foraneo di Pignataro ;
b)    Lo scalo di Porticello .
Il molo di Pignataro è da escludere per due motivi essenziali :
a)     Il trasferimento dei mezzi da e sulla nave sottopone il molo , di per sé malandato , a sollecitazioni che possono accrescere l’attuale  inagibilità ;
b)    Trasferiremmo i cattivi odori in un ambito turistico di pregio per via degli alberghi presenti e delle imbarcazioni dei turisti  che vi stazionano ;
c)     La larghezza del molo , specie nella sua parte iniziale , della strada e soprattutto dello svincolo che incrocia la provinciale Lipari Canneto non consentono adeguata sicurezza non soltanto  agli autisti degli automezzi , ma soprattutto ai mezzi in transito sulla provinciale e ai pedoni che , specie d’estate , si muovono in quel tratto di strada .
Lo scalo di Porticello a prima vista sembra il più idoneo . Ma una più attenta riflessione ci pone alcuni interrogativi :
a)     In estate Porticello ha una spiaggia attrezzata e frequentatissima e il via vai dei camion non passerebbe indisturbato ;
b)    Non potendo disporre in loco di adeguato spazio di raccolta e movimentazione dei rifiuti , ne consegue che tutti gli automezzi ,carichi e scarichi, per potersi portare al punto di raccolta di Canneto Dentro dovranno attraversare tutto l’abitato di Canneto utilizzando o la Via Cesare Battisti o la Marina Garibaldi . In entrambi i casi lascio immaginare quali saranno , specie in estate, le reazioni legittime degli abitanti di Canneto ;
c)     La percorrenza dei camion aumenterebbe notevolmente causando maggiori ritardi e maggiori costi di gestione .
Per la nave cisterna è , invece, sostenibile , ma non ottimale , l’utilizzo della testata della diga foranea di Pignataro .
L’utilizzo, infatti, non arrecherebbe danno alla struttura in quanto non ci sono mezzi pesanti in transito . L’unico intervento occorrente riguarderebbe il  posizionamento della condotta di scarico .
Quest’ultima   potrebbe essere  interrata ( posizione sconsigliata per via degli assestamenti possibili dei cassoni che potrebbero spezzare la condotta a meno che non si usino tubi flessibili ) o posizionata , mascherata o meno, sull’estradosso della diga foranea ( posizione consigliata anche dal punto di vista economico ) ma sempre utilizzando  tubi flessibili per via dei sempre possibili assestamenti della struttura.
 Al termine della diga la tubazione , regolarmente interrata, si allaccerebbe all’attuale condotta che alimenta il serbatoio  posizionato all’ingresso del tunnel lato Lipari .
Ci sono anche in questo caso problemi da superare quali , ad esempio , :
a)      la posizione di ancoraggio , che metterebbe la nave esposta allo scirocco ;
b)     la scarsa controventatura di poppa per l’esiguità della larghezza della testata ;
c)      La sollecitazione , inevitabile in caso di mare mosso , che le funi di ormeggio eserciterebbero sul cassone di testa ,che sembra non essere , ancora oggi , perfettamente assestato .
Non trovando altre soluzioni ,soprattutto a breve  , lancio  un’idea che potrebbe essere motivo di discussione , anche perché ,se condivisa, sarebbe realizzabile in tempi relativamente brevi .
L’idea consiste nell’interrare  i due cassoni attualmente disponibili in prossimità del   sito attualmente occupato dall’ultimo banchinamento presente di fronte la Chiesa di Porto Salvo . Si realizzerebbe un molo della lunghezza netta  di oltre 40 ml. ,se si considera il riempimento del tratto compreso tra la battigia e la parete  lato terra del primo cassone , e , se del caso, estensibile in futuro .
Il sito consentirebbe un attracco adeguato ad entrambi le  navi , il cui ormeggio avverrebbe nella migliore condizione possibile per  mare avverso .
La nave della spazzatura avrebbe  un adeguato collegamento alla provinciale , accorcerebbe la distanza da Canneto Dentro ed non darebbe noia alla zona  in quanto  scarsamente abitata .
Per la nave dell’acqua si tratterebbe di realizzare  un pozzetto con un T sulla provinciale a cui collegarsi e scaricare . La nave disterebbe abbastanza dalle poche case presenti e non darebbe alcun fastidio .
L’attuale pontile galleggiante potrebbe trovare ugualmente spazio costruendo un pennello ortogonalmente alla banchina , che verrebbe usata come punto di sbarco per gli utenti delle barche . Non è il massimo ma è meglio di niente .
Per quanto attiene l’utilizzo dei due  cassoni da affiancare alla banchina a giorno di Sottomonastero  , senza offesa per chi ha avuto questa idea, lo giudico un inutile spreco di risorse , un dannoso ridimensionamento dello spazio adibito all’attracco degli aliscafi e un pessimo risultato a causa dell’infrangersi delle onde di scirocco e scirocco e levante sulla  testata della nuova banchina e all’incrocio tra la nuova e l’attuale .L’onda di testa colpirebbe di riflesso la struttura della banchina a giorno , mettendo a rischio la sua stabilità , mentre l’onda  di coda s’impennerebbe sull’attuale banchina impedendo lo sbarco dei passeggeri .
La prego di accettare  questa mia semplice riflessione che nulla vuol togliere al Suo qualificato tavolo tecnico.
Cordialmente.
Lipari, 29/11/2012
     Ing. Felice Lopes

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