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venerdì 30 novembre 2012

CASCIO, L’APPOGGIO AD ALFANO E IL FUTURO: “SE IO FOSSI LUPO O D’ALIA…”

di Giuseppe Bianca -
Francesco Cascio ha visto sicuramente giorni migliori, ma non pensa di essere arrivato ad avere “un grande futuro alle spalle”. Guarda ad Alfano come unica possibilità di rilancio, e si pone in ogni caso fuori da ogni orbita collaterale a Berlusconi ed al berlusconismo. Democristiano doc, non geneticamente modificato, vive con grande serenità gli ultimi giorni da”primus inter pares” del Parlamento regionale uscente nel quale rientrerà come “Past President”
Presidente, l’onda anomala della politica non l’ha travolta, ma in ogni caso, secondo lei, Crocetta, un nome a caso, le è debitore?
“Se si riferisce alla spaccatura con Gianfranco Miccichè, ho solo detto la mia a Berlusconi. L’unica verità storica comunque riguarda il fatto che Miccichè e Lombardo avevano individuato insieme Musumeci e poi hanno cambiato strada”
Rimane il fatto che il suo schieramento unito avrebbe forse vinto…
“Chi lo dice non conosce a fondo la verità. Su Miccichè non ci sarebbe stato in ogni caso accordo. Anzi sarebbero subentrati altri scenari. Forse lo stesso Lombardo avrebbe candidato altri, forse lo stesso Massimo Russo. In politica le cose non sono scontate e semplici come possono apparire. E contano i fatti e ciò che producono”.
Lei ha fatto due volte il parlamentare nazionale, il consigliere e l’assessore comunale, assessore di Musotto in Provincia, vice presidente della Regione e Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Ma non ha avuto la”nomination” più importante…
“In politica ci si fannno amici e nemici: è una legge quasi fisiologica. Io personalmente mi ritengo soddisfatto di quello che ho fatto. Non era facile mantenere la posizione ed il consenso. Questo di oggi è un nuovo spartiacque con la politica che verrà. E’ come la fine della prima Repubblica ed il 1994, anche se la metafora è un pò abusata”
 In altre parole lei va oltre la seconda Repubblica?
“Se io fossi Lupo o D’Alia, per parlare delle cose di casa nostra, mi preoccuperei dell’assetto della”macchina”del Parlamento regionale. Non mi pare che qualcuno lo stia facendo. Anzi,”nessuno parla con nessuno”. E non mi riferisco ad acccordi sottobanco, poltrone e spartizioni, ma proprio ad un ragionamento, un percorso. Il 5 dicembre è molto vicino”
 Non è che vuole dare una mano anche lei?
“Credo che gli elettori abbiano fatto una scelta importante ed ognuno deve rispettare il proprio ruolo. Ci mancherebbe”
Cosa succederà con le primarie del Pdl?
“Siamo certamente con Angelino Alfano. E’ l’unica strada percorribile per vivere un’altra stagione politica. In questi giorni ho apprezzato il suo sangue freddo, sono fiducioso in una ricomposizione, in caso contrario, non penso che ad Alfano rimanagano molte scelte da fare”

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