A Lipari la processione di Marina Corta nel segno della solidarietà agli ex Pumex
E domenica pranzo "pane e acqua" nella stanza del sindaco, occupata da quasi un mese
Salvatore Sarpi
Lipari
Pasqua con il sole nelle isole Eolie e Pasquetta "disturbata" leggermente dal venticello.
L'arcipelago, almeno a livello meteo, ha superato il primo attendibile "banco di prova" dopo la lunga e alquanto tormentata pausa invernale. Tante le persone presenti ma, piuttosto che di vacanzieri pasquali, nella maggior parte dei casi si deve parlare di "eoliani di ritorno" ovvero di nativi di queste isole, che per motivi di lavoro o di studio risiedono altrove e sono tornati a casa seppure per un breve periodo di tempo.
Non sono però mancati sparuti gruppetti di turisti (stranieri in linea di massima) e di famigliole che hanno deciso di trascorrere la parte terminale della Settimana Santa nelle Eolie. Le favorevoli condizioni meteo marine hanno incoraggiato le escursioni in barca dalla costa sicula e calabra. Residenti e non si sono ritrovati domenica mattina nella piazza di Marina Corta a Lipari per il tradizionale e sempre toccante incontro tra il Cristo Risorto e la Madre. Un incontro quest'anno "orfano" dei giochi d'artificio che suggellano il momento clou della processione.
Il comitato per i festeggiamenti, su esplicita richiesta degli ex lavoratori della pomice, in segno di solidarietà per il lungo "calvario" che questi stanno vivendo da quando è stata chiusa l'azienda, ha deciso di non fare realizzare lo spettacolo pirotecnico. Gli ex Pumex, che hanno assistito assieme alle loro famiglie, da uno spazio loro riservato, all'incontro tra il Cristo e la Madre, hanno poi consumato nella stanza del sindaco di Lipari, che occupano da quasi un mese, il "pranzo natalizio" fatto di pane e acqua. Un gesto fortemente rappresentativo della loro situazione e del loro essere rimasti senza lavoro non per crisi aziendale, ma per ottemperare alle richieste dell'Unesco che aveva posto quale "puntello" per la permanenza delle Eolie tra i siti "Patrimonio dell'Umanità quello della chiusura delle cave. In una nota gli ex Pumex, ringraziando il comitato per i festeggiamenti di Pasqua, per la solidarietà, hanno anche precisato che neanche un euro di quelli destinati ai giochi d'artificio entrerà nelle loro tasche.
Questo per smentire voci ricorrenti. Come anticipato il Lunedì dell'Angelo, seppure accompagnato dal sole, ha dovuto fare i conti con un leggero venticello che, comunque, non ha sconvolto più di tanto i piani di coloro che avevano deciso di trascorrerlo fuori dal centro urbano delle isole. In particolare sono state prese di mira le zone più alte e panoramiche dell'arcipelago. Timide presenze e anche qualche ardito bagnante straniero sulla spiaggia di Canneto.