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martedì 30 ottobre 2012

Federalberghi. APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE E CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI LIPARI

Negli ultimi giorni ci siamo profusi in incontri volti a sensibilizzare l’Amministrazione e il Consiglio comunale circa le preoccupazioni sul paventato aumento dell’IMU. Abbiamo redatto e consegnato al Sindaco, all’Assessore di competenza, al Presidente della commissione bilancio e al Presidente del consiglio comunale una nota nella quale evidenziavamo tutte le nostre perplessità.
Rimaniamo, comunque, dell’idea che la gravità del problema non sia stata percepita nella sua reale essenza. Ci permettiamo pertanto di evidenziarne gli aspetti salienti.
AUMENTI PREVISTI PER LA CATEGORIA D2 (alberghi e pensioni)
Esempio calcolato su albergo medio-piccolo:
Importo pagato con l’ICI: € 18.348,33
Aumento con aliquota base al 7,6 X 1000 = € 12.076,54; con un importo da pagare pari a: €30.424,87
Aliquota all’8,6 X 1000 = € 16.079,81; con un importo da pagare pari a: € 34.428,14
Aliquota al 9,6 X 1000 = € 23.285,70; con un importo da pagare pari a: € 41.634,03
Aliquota al 10,6 X 1000 = € 24.086,35; con un importo da pagare pari a: € 42.434,68
ESEMPIO DI AUMENTO PREVISTO PER CATEGORIA C1 (negozi e botteghe)
Importo pagato con l’ICI: € 290
Aumento con aliquota base al 7,6 X 1000 = € 357,81; con un importo da pagare pari a: € 647,47
Aliquota all’8,6 X 1000 = € 443,01; con un importo da pagare pari a: € 732,66
Aliquota al 9,6 X 1000 = € 528,20; con un importo da pagare pari a: € 817,86
Aliquota al 10,6 X 1000 = € 613,39; con un importo da pagare pari a: € 903,05
ESEMPIO DI AUMENTO PREVISTO PER CATEGORIA A2 (seconda casa)
Importo pagato con l’ICI: € 614,95
Aumento con aliquota base al 7,6 X 1000 = € 453,30; con un importo da pagare pari a: € 1.068,25
Aliquota all’8,6 X 1000 = € 593,86; con un importo da pagare pari a: € 1.208,81
Aliquota al 9,6 X 1000 = € 734,42; con un importo da pagare pari a: € 1.349,37
Aliquota al 10,6 X 1000 = € 874,98; con un importo da pagare pari a: € 1.489,92
INIQUITÀ E INSOSTENIBILITÀ DEL TRIBUTO
Come si potrà facilmente desumere dagli esempi riportati, un aumento lineare che preveda l’applicazione di una stessa aliquota per tutte le categorie catastali, rappresenterebbe una grave forma di ingiustizia sociale nei confronti della categoria D che si vedrebbe costretta a dover sostenere il pagamento di importi enormi e spropositati rispetto all’effettiva rendita della propria attività per tutta una serie di motivi:
1.      Le rendite non sono in alcun modo commisurate alla redditività delle imprese in questione. È del tutto evidente che l’utile netto della struttura alberghiera eoliana non sia nemmeno lontanamente pari a 40 volte in più rispetto quella di un negozio o di un ristorante. È, per altro, risaputo che la maggior parte delle strutture ricettive del comune di Lipari quest’anno avranno serie difficoltà a chiudere in pareggio i propri bilanci.
2.      Vista la stagionalità del turismo alle Eolie, non risulta immaginabile poter ammortizzare simili importi nei pochi mesi di apertura e, soprattutto, di piena attività delle strutture. Il costo fisso dell’IMU per una struttura stagionale è da considerarsi di fatto raddoppiato.
3.    L’imposizione fiscale che già grava sulle aziende ha raggiunto ormai dei livelli di insostenibilità economico-finanziaria. A questo bisogna sommare gli importi eccessivi attualmente pagati per il servizio TARSU, per i quali non sono ancora stati concessi gli sgravi relativi alla stagionalità né, di fatto, sono mai stati previsti in alcuna forma per le attività virtuose che effettuano puntualmente la raccolta differenziata.
4.      La maggior parte delle strutture non sarà nelle condizioni di poter far fronte ai pagamenti richiesti. Questo comporterà un ulteriore aggravio del 30%, finendo per affossare ancora di più le imprese già in difficoltà.
5.      A partire dall’anno 2013, l’attuale moltiplicatore della rendita per la cat. D passerà da 60 a 65, comportando un ulteriore incremento del 10%. Importi che rispetto all’ICI 2011 aumenteranno quindi dal 14% al 19%, in base all’aliquota applicata (+14% con aliquota al 7,6, + 16% all’8,6, + 17% al 9,6 e + 19% al 10,6 per mille). In soldoni, rifacendoci all’esempio dell’albergo di cui sopra, un ulteriore balzello che varierà, in base all’aliquota applicata, dai € 2.500 ai € 3.500.
6.      La retroattività dell’intervento spiazza totalmente le nostre aziende che, a fine stagione, hanno ridottissime possibilità di far fronte all’inaspettata batosta.
RIPERCUSSIONI DIRETTE E INDIRETTE A LIVELLO LOCALE
L’aumento di un tributo - che già applicato all’aliquota base sta arrecando tutta una serie di problemi alla categoria – costringerà le strutture ricettive a correre ai ripari:
·        indebitandosi ulteriormente;
·        riducendo il periodo di apertura;
·        tagliando sui costi e quindi inevitabilmente anche sul personale che rappresenta (dopo le tasse) la principale voce di costo delle nostre aziende.
Diventa inoltre, plausibile immaginare che a seguito di tali ripercussioni, l’intera industria turistica eoliana (principale se non, purtroppo, unico motore di sviluppo del nostro arcipelago) ne abbia a soffrire in termini di ricadute negative indirette e indotte.
PROPOSTE E RICHIESTE
Vista la difficile sostenibilità degli aumenti già patiti rispetto all’applicazione dell’ICI, chiediamo:
1.      Che non venga aumentata l’aliquota base per la categoria D2.
2.      Si proceda invece, senza ulteriori indugi a una spending review del bilancio comunale al fine di razionalizzare ed ottimizzare le spese e gli investimenti, per ridurre i costi di gestione della macchina comunale oltreché i costi e il valore dei servizi erogati al cittadino.
3.      Si ponga in essere un piano di emersione che obblighi TUTTI, una volta per tutte, a contribuire in modo equo alle necessità interne e a quelle di sviluppo e di crescita delle nostre isole. Esistono troppe prime case che non sono tali. Troppe seconde case che di fatto sono affittacamere abusivi. Troppi immobili non censiti o non correttamente censiti che sfuggono al pagamento o al corretto pagamento dell’IMU.
4.      Che si inizino ad impegnare le somme necessarie per porre in essere azioni volte ad innescare dei meccanismi virtuosi di crescita dell’economia locale, puntando seriamente sulla pianificazione strategica e la realizzazione di interventi in grado di garantire una concreta destagionalizzazione dei flussi turistici.

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