In Sicilia si andrà alle urne il 28 e il
29 ottobre prossimi per rinnovare l'amministrazione regionale. Il
presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, si dimetterà
verosimilmente a fine luglio, novanta giorni prima delle elezioni. A
comunicarlo è stato lo stesso governatore siciliano incontrando i
giornalisti a palazzo d'Orleans, sede della Regione Siciliana. Nelle
ultime settimane Lombardo aveva affermato che si sarebbe dimesso prima
della decisione del gup di Catania sul rinvio a giudizio suo e di suo
fratello per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio
aggravato, e aveva manifestato l'intenzione di indire elezioni regionali
anticipate per ottobre. Ora la data è nota.
"Non mi ricandido" - "Con
i miei alleati abbiamo convenuto che si voti disgiuntamente rispetto
alle elezioni politiche, nonostante la crisi nazionale, e la situazione
economica finanziaria", ha detto Lombardo annunciando la sua volontà di
non ricandidarsi: "Confermo, sottolineo e sottoscrivo tre volte quanto
ho già detto in passato. E' un'idea affascinante, ma non mi appassiona".
Sul nome del suo successore, infine, Lombardo ha detto: "Mi auguro
soltanto che sia competente, trasparente e appassionato. E che intenda
questo ruolo così come l'ho inteso io".
La vicenda giudiziaria -
"Il termine giusto per definire questa vicenda giudiziaria è
'travisamento', ossia una rappresentazione contraria alla realtà. La
verità in questa vicenda è stata travisata più o meno deliberatamente.
Chi ha mi ha infangato dovrà vergognarsi". Così Lombardo, commenta
l'inchiesta per mafia che lo vede imputato coatto, insieme al fratello
Angelo, al tribunale di Catania.Alleanza col Pd per future elezioni - "Con Mpa, Api, Fli e Mps è nato il Nuovo polo per la Sicilia che ha dato corpo a questa alleanza. La mia speranza è che anche con il Pd l'alleanza costruita in questi anni possa continuare anche in vista delle prossime competizioni elettorali", ha detto ancora il governatore siciliano. Lombardo quindi ha aggiunto: "L'Udc era alleato con il Pdl per appoggiare Massimo Costa candidato sindaco, e all'indomani professa simpatia per Leoluca Orlando". A chi domanda se questo del partito di Casini non sia un "atteggiamento democristiano", il governatore siciliano ha risposto: "Anch'io sono stato democristiano, eppure non ho mai fatto questi zig-zag".
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