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venerdì 18 maggio 2012

Aree archeologiche. Mentre il medico studia il malato se ne va… (di Svetlana Roussak)


Accettando l’idea che ci vuole  del tempo per poter scegliere le persone più idonee a rivestire con competenze, professionalità, moralità e grande spirito di sacrificio a favore della comunità la carica di assessore di questo comune,  non posso non sollecitare il Sindaco ad affrettarsi  con le nomine per preparare al meglio il nostro territorio alla stagione estiva già alle porte. Perché c’è tanto ancora da fare per ricevere degnamente i nostri ospiti che stanno già arrivando.
Tra questi ho avuto il piacere qualche giorno addietro  di accompagnare in giro per le nostre isole un importante editore a cui fanno capo diversi giornali russi specializzati sul turismo e il responsabile del Centro Ricerche Antropologiche di Helsinki  con lo scopo di promuovere all’estero in collaborazione con la Provincia Regionale di Messina il turismo, anche archeologico, sul nostro territorio. Mi ha rammaricato moltissimo constatare, che il lavoro di pulizia nel Parco Diana dell’area adiacente il parco giochi comunale cominciato qualche giorno prima delle elezioni  sulla mia specifica richiesta da assessore  è stato interrotto subito dopo e lasciato nemmeno a metà. Peccato, perché non si è potuto presentare al meglio le nostre risorse archeologiche in questa importante occasione. Forse, dato che quell’area non è comunale fa pensare ai nuovi inquilini del palazzo che non era necessario continuare con la pulizia, ritenendo sconveniente portare a compimento il lavoro avviato dalla precedente amministrazione così criticata e bistrattata, oppure … non lo so, fatto sta, che per  10 giorni non si è proceduto con il decespugliamento, tanto che gruppetti di turisti stranieri si fermano con la guida in mano davanti alla ringhiera cercando di intravedere tra i cespugli i resti delle civiltà preistoriche e indovinare in quale angolo dell’erba alta essi si nascondono, a loro interessa veramente poco di chi è la competenza di pulire, come anche alle mamme dei bambini che soffrono di allergie, che si devono privare di portarli ai giochi.    
Le aree archeologiche, l’archivio della storia millenaria del nostro arcipelago, sono la faccia, con la quale ci presentiamo al mondo intero, perché sono le prime ad essere visitate, specialmente prima dell’inizio della stagione balneare, dai nostri ospiti - turisti che nonostante la crisi vengono a trovarci, non è da buoni padroni di casa presentarci con la faccia sporca, barba lunga e non curata. 
Mi auguro che questa mia nota serva per continuare ad avere una attenzione maggiore verso una delle aree di maggiore interesse storico nel centro di Lipari.
Svetlana Roussak

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