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giovedì 17 maggio 2012

PESCA: D'ANTRASSI, CONSORZI RIPOPOLAMENTO ITTICO DA 11 A 4

Palermo, 17 mag (SICILIAE) - "Degli undici consorzi di ripopolamento ittico ne rimarranno solo quattro, un solo consorzio per ciascuna fascia costiera". Ad anticiparlo e' l'assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione Siciliana, Elio D'Antrassi, che ha nominato sei commissari straordinari, dopo gli accertamenti delle violazioni degli enti, per assicurare la gestione amministrativa degli enti esistenti nell'attesa di un riordino generale. Una riorganizzazione che dovra' essere effettuata entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge finanziaria, che ha previsto la soppressione di molti consorzi.
Questi i commissari: Sabbatino Donatella per i due consorzi, "Golfo di Patti" e "Eolie", Fausto Piazza per "Golfo di Catania" e "Peloritani ionici", Bernardo Campo per "Agrigento1" e "Taormina", Giovanni Rovito per "Villafranca-Pace del Mela" e "Nebrodi", Sebastiano Bellanti per "Golfo di Gela" e "Golfo di Siracusa", Vincenzo Lo Castro per il consorzio "Golfo di Castellamare".
I quattro consorzi di ripopolamento ittico che saranno confermati con il decreto di riordino cambieranno in "Consorzi di gestione e ripopolamento di fascia costiera", i sette non confermati saranno liquidati con modalita' stabilite di concerto con l'assessore regionale per l'Economia. Il nuovo asset prevede la riduzione di questi enti in nuovi organismi geograficamente ed omogeneamente individuati nelle zone: costa ionica, da Capo Peloro a Capo Passero; costa meridionale, da Capo Passero a Capo Lilibeo, isole Pelagie e Pantelleria; costa eoliana, da Foce del fiume Pollina a Capo Peloro e isole Eolie; costa tirrenico-occidentale, da Capo Lilibeo a Foce del fiume Pollina, isole Egadi e Ustica.
L'assessore D'Antrassi spiega: "Abbiamo avviato una nuova fase.
Non si tratta solo di rimuovere gli sprechi passati, ma di intervenire radicalmente per una riorganizzazione generale. A cominciare dalla definitiva attribuzione delle competenze di questi consorzi per ricondurli a un contesto di governance che sia espressione di principi di razionalizzazione della loro attivita' e del contenimento della spesa".

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