Dalla
fine di giugno u.s. ha preso avvio su tutto il territorio nazionale
l’operazione denominata “Mare Sicuro 2013” che si pone tra gli
obiettivi quello di verificare il corretto utilizzo delle aree
demaniali marittime e degli stabilimenti balneari ed il corretto
impiego delle moto d’acqua, la velocità delle imbarcazioni e le
attività subacquee.
Numerosi
sono stati i controlli effettuati dal personale della Capitaneria di
porto di Milazzo lungo l’intero litorale di giurisdizione che si
estende da Villafranca a Castel di Tusa, sia con le pattuglie
automontate che con i mezzi navali in dotazione.
Dall’inizio
dell’operazione sono già state controllate 30 unità navali (sia
da diporto che da pesca), 30 stabilimenti balneari ed altrettante
spiagge libere.
Sei
sono stati i verbali di illecito amministrativo elevati a carico di
gestori di stabilimenti balneari che a Rometta, Venetico, Milazzo e
Terme Vigliatore non avevano rispettato le disposizioni
dell’Ordinanza balneare n° 32/2012: in particolare in quattro casi
non erano state posizionate le boe di segnalazione del limite delle
acque sicure, mentre in altri due casi era assente il servizio di
salvamento.
Tutti
i contravventori saranno costretti a versare all’Erario una somma
pari a € 1032,00, mentre per la mancanza del servizio di salvamento
i gestori sono stati diffidati all’immediato ripristino dello
stesso a pena della chiusura dell’esercizio commerciale.
Un
verbale di illecito amministrativo è stato, poi, elevato a carico
di un conducente di acquascooter che nello specchio acqueo antistante
Croce di Mare a Milazzo navigava all’interno della zona di mare
adibita alla balneazione ed era inoltre sprovvisto di idoneo
estintore portatile: nei suoi confronti sono stati elevati due
verbali d’illecito amministrativo per violazione del D.lvo 171/2005
entrambi pari a € 172; analoga sanzione è stata elevata nei
confronti di un conduttore di unità da diporto che aveva raggiunto
la riva con il motore in funzione a Venetico.
Non
sono mancati, infine, i controlli per il rispetto della normativa
ambientale che ha condotto all’elevazione di un verbale di illecito
amministrativo (da 6000 a 60000 Euro) nei confronti di un comune
costiero che in violazione del DLvo 152/2005 non era in possesso di
valida autorizzazione allo scarico dei reflui fognari.
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