Gentile Direttore, mi scuso, ma ho avuto modo di vedere l'intervista in questione nel Suo sito, sconoscendone la fonte primaria della stessa, avevo intuito che la controversia in questione era incardinata principalmente in una scaramuccia interpersonale tra due vicini di casa con poca simpatia reciproca, che però solleva un problema molto più grave e che va oltre, ed è quello di un disagio di carattere collettivo, ovvero le barriere architettoniche, che limitano e prevaricano rendendo ancor più difficile la vita a chi è già più sfortunato di noi e converrà con me, che comunque, nel caso specifico si tratta di una persona obbligatoriamente accompagnata e neanche a farlo a posta dal centauro in questione, ma resta di fatto la problematica di una strada pubblica ostruita da una barriera architettonica inutile, che limita di fatto il passaggio a qualunque diversamente abile non accompagnato.
Nel complimentarmi con Lei per l'importante apporto informativo che mette al servizio della comunità Eoliana porgo i più stimati distinti saluti.
Giuseppe Alessandro D'Angelo
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