Il punto di partenza è sempre lo
stesso, non presumere di essere l'unico interprete e dispensatore della verità.
Continuare a coltivare l'amicizia e la stima anche se la si pensa in maniera
diversa, amare la diversità come preziosa opportunità di crescita e di
miglioramento. Chi ha, o ritiene di avere, ascendente sui giovani dovrebbe
spiegare loro che non è con la competizione che si consolida una comunità, ma
con la cooperazione; con la capacità e la volontà di lavorare insieme mettendo
a disposizione ciascuno le proprie risorse e le proprie visioni del mondo e del
futuro.
Fare la rivoluzione pensando con
nostalgia a quando eravamo giovani mi pare patetico, e sto parlando per me, che
nonostante tutto continuo a considerami un giovanotto di belle speranze.
Tuttavia capisco che non è possibile confondere i miei sentimenti con i
contenuti della protesta altrui, che non ho il diritto di violare le speranze
dei giovani che chiedono diritti con la memoria delle mie giovanili
intemperanze.
Osservo con grande speranza ed
ammirazione tutto quello che sta accadendo, anche se non sempre sono d'accordo.
Spero non sia una colpa.
Lino Natoli
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