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mercoledì 21 novembre 2012

Evitare di avere la presunzione di essere unico interprete e dispensatore della verità (di Lino Natoli)

Una settimana fa ero intervenuto per mettere in guardia dal pericolo di trasformare le proprie idee politiche in dogmi di fede. Quanto sta accadendo e quanto leggo nei blog conferma che tanto torto non avevo. L'intolleranza nei confronti di chi esprime opinioni anche leggermente differenti finisce per travolgere la persona che osa intervenire e che viene contestata non per i contenuti espressi, ma per il carattere, la salute mentale, le abitudini personali. Continuando su questa strada si potrebbe finire con il tirare fuori il colore della pelle, gli orientamenti sessuali o religiosi.  Accettare le idee altrui, cercare il confronto, dibattere, scambiare le rispettive esperienze sono pratiche educative indispensabili a qualsiasi età. Se poi si vuol essere d'esempio, allora bisogna praticare la tolleranza e l'apertura all'altro incondizionatamente.
Il punto di partenza è sempre lo stesso, non presumere di essere l'unico interprete e dispensatore della verità. Continuare a coltivare l'amicizia e la stima anche se la si pensa in maniera diversa, amare la diversità come preziosa opportunità di crescita e di miglioramento. Chi ha, o ritiene di avere, ascendente sui giovani dovrebbe spiegare loro che non è con la competizione che si consolida una comunità, ma con la cooperazione; con la capacità e la volontà di lavorare insieme mettendo a disposizione ciascuno le proprie risorse e le proprie visioni del mondo e del futuro.
Fare la rivoluzione pensando con nostalgia a quando eravamo giovani mi pare patetico, e sto parlando per me, che nonostante tutto continuo a considerami un giovanotto di belle speranze. Tuttavia capisco che non è possibile confondere i miei sentimenti con i contenuti della protesta altrui, che non ho il diritto di violare le speranze dei giovani che chiedono diritti con la memoria delle mie giovanili intemperanze.
Osservo con grande speranza ed ammirazione tutto quello che sta accadendo, anche se non sempre sono d'accordo. Spero non sia una colpa.
Lino Natoli

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