Il Governo non intende versare quanto dovuto ai lavoratori, perché ritiene essere nel giusto. L’Anief per ottenere il versamento da parte dello Stato del 2,69% nel TFS per gli anni 2011/2012 (1000-1.500 euro) per gli assunti ante 2001 (quota di accantonamento del 9,60%) e restituzione del 2,5% di trattenuta TFR per gli ultimi cinque anni (2.500-3.000) per neo-assunti post 2001 (quota accantonamento del 6,91) e analogo versamento, valido per i precari. Ma la cosa più grave è: il Governo dimentica, un passaggio molto importante! Gli effetti della sentenza della Consulta n. 223 /12 non valgono soltanto per il presente ma anche per il passato, come si può evincere dalla recente nota MEF (non ci sono soldi da versare) e dal messaggio dell’INPS (blocco temporaneo al 31 dicembre 2010 del calcolo) a seguito dell’approvazione di un decreto legge che, infatti, destina soltanto 41 milioni di euro per ritornare allo status quo ante, rimborsando soltanto i TFR già liquidati in maniera erronea. Ecco, perché bisogna, assolutamente, ricorrere in caso di resistenza da parte dell’amministrazione.
L’Anief ha predisposto tutto l’occorrente per la tutela dei diritti spettante ai lavoratori e per il recupero delle somme trattenute in modo non legittimo tramite diffide come prima fase e di un modello di decreto ingiuntivo gratuito per i soli iscritti.
Prof. Bartolo Pavone (Dirigente Regionale Anief).
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