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martedì 20 aprile 2010

"Fare turismo in queste condizioni è da masochisti! ". l'ing. Vito Russo scrive al Governatore

Questo il testo della lettera inviata dall'ing. Vito Russo di Stromboli, noto operatore turistico ed ex presidente della Federalberghi Eolie.
Governatore della On. Raffaele Lombardo
Governatore Regione Sicilia
90100 Palermo

On. Nino Strano
Assessore Turismo Regione Sicilia
Via Notarbartolo 9
90100 Palermo

Sindaci comuni di
98055 Lipari
98050 S. Marina Salina
98050 Malfa
98050 Leni

E, p.c.
Dott. Guido Bertolaso
Capo Dipartimento Protezione Civile
Via Ulpiano
00100 Roma
Stromboli 18 aprile 2010

Ill.mo Sig. Governatore

La Pasqua 2010 è arrivata e passata anche nelle bellissime Eolie. Il tempo meteorologico è stato ottimo, caldo e soleggiato; ma il clima dolce in tutto l’Arcipelago ha avuto un sapore amaro per l’industria alberghiera Eoliana: le nostre isole sono rimaste infatti vuote !
Anche la stagione estiva 2010, nonostante le speranze o le promesse di molti, non ha previsioni rosee e tutto il comparto turistico è preoccupato per un possibile crollo dell’intera economia .
La paventata crisi che aveva nel passato appena sfiorato le Eolie, oggi si fa sentire in maniera pesante. Ma non è dovuta a problemi internazionali: il nostro turismo ha perso “appeal”, ha perso Tour Operator stranieri, ha perso i villeggianti del lungo soggiorno per lasciare il posto ad un turismo mordi e fuggi, ad un turismo di BARCONI fatto da operatori della riviera Calabra e della riviera Siciliana che si vendono le nostre belle Isole come “Escursione” per un prezzo superiore al valore di un soggiorno presso le nostre strutture, inondando di gente con cestini le nostre belle isole, facendo prosperare paninoteche e negozi di souvenir made in “Cina”, ma depauperando il turismo eoliano costruito in 60 anni di storia ed ottimi alberghi sorti anche con gli aiuti regionali ed europei.
Deludente e avvilente tutto ciò !
“Stromboli” il vulcano simbolo delle Eolie, una volta vanto del nostro arcipelago e grande “attrattore” turistico, è oggi ridotto al rango di “pericolo pubblico” ed anziché attrarre allontana la gente. “Occupato” da alcuni anni è oggi in mano alla Protezione Civile che sicuramente non fa nulla per il nostro turismo, e la nostra economia langue. La disinformazione o meglio la cattiva informazione fatta con la collaborazioni di alcuni “vulcanologi” ha completamente distorto l’aspetto scientifico e turistico del nostro vulcano! Chiuso da Gennaio per la salita ha sconsigliato e scoraggiato migliaia di visitatori che hanno scelto altri lidi.
E mentre per arrivare a Catania o Palermo (unici aeroporti siciliani!) a volte si combatte con il monopolio di alcune compagnie aeree, per proseguire da Catania o Palermo verso le Eolie, ed in particolare Stromboli e Panarea, Alicudi e Filicudi si deve combattere contro carenze strutturali e di trasporto degne degli eroi Omerici!
Ulisse impiegò meno tempo per arrivare ad Itaca, che un ignaro e pur volenteroso turista tedesco per arrivare da Catania a Stromboli.!
Fare turismo in queste condizioni è da masochisti ! E oggi, ciliegina sulla torta, si incentivano gli sbarchi delle navi da crociera per far si che solo pochi pernottino negli alberghi, e quei pochi infastiditi dai numerosi e vocianti gruppi di visitatori con cestino al seguito, accorcino i soggiorni per non tornare più. On. Assessore Lei vuole fare turismo sanitario: La invito a Stromboli per conoscere la realtà del nostro ambulatorio !
I padri degli attuali Operatori Turistici Eoliani, On Lombardo, sono emigrati alla fine dell’800 in Australia e molti altri paesi lontani, si sono poi trasformati in operatori turistici nel 1950, per aprire la nuova frontiera del turismo Eoliano. Dopo il film di Rossellini e Ingrid Bergmann sono tornati a casa per sviluppare ed incrementare l’economia eoliana che ha ospitato nel 2002 tre milioni di presenze: il 25% delle presenze turistiche siciliane; ma il prossimo passo è il ritorno all’emigrazione!
Il 2009 ha visto un calo del 20% nelle presenze turistiche del nostro arcipelago ed uno maggiore nel fatturato. Noi operatori però paghiamo le tasse nazionali, regionali, e comunali per dodici mesi all’anno, ma abbiamo la possibilità di lavorare solo tre o quattro mesi, senza avere peraltro “le pari opportunità” del resto della Sicilia
Sicuramente il turismo che altrove è fonte di ricchezza economica e grosso produttore di impiego, e che nel passato è stato l’artefice della rinascita eoliana, è oggi da noi ridotto al lumicino e come tutte le piccole fiammelle è destinato a spegnersi.
Desideriamo fare qualcosa, chiediamo un tavolo di confronto ed attendiamo un cortese cenno di riscontro
Distinti saluti
Ing. Vito Russo