Caro Direttore,
in questi giorni ho seguito, attentamente, i vari suggerimenti, proposte fatte da molti amici e concittadini illustri in merito alle difficoltà di gestione del nostro palazzo comunale e quali interventi necessari per risolvere la profonda crisi socio-economica e organizzativa del nostro Comune. Secondo il mio modesto parere, e senza nulla togliere alle considerazioni fatte, in questo momento particolare che noi e i nostri figli stiamo attraversando, la nostra terra di nobile gente, di antica e lunga storia, ha bisogno di un serio progetto politico e di riscossa.
Invece, sappiamo tutti, nessun escluso, che purtroppo non è così facile, guardiamo in faccia la realtà. Oggi, saresti considerato un rompipalle, lo scemo del paese, solo a parlare di giustizia ed equità sociale, senza nemmeno il beneficio di un possibile riscatto!
Gli idoli sono i Sancio Panza e i loro accoliti; solo a loro gli applausi, le considerazioni e le giustificazioni; per te, solo acide critiche sia di destra, che di centro e di sinistra o nell’ambito del tuo lavoro. Oggi regna sovrana una frase: ma chi te lo fa fare ? Sfido chiunque a dire il contrario!
Invece, occorre ristabilire la legalità, il rispetto della legge, rafforzare lo stato sociale, ridare fiato alla cultura, alla scuola, al lavoro ecc.ecc.Ma dirò di più: bisogna sconfessare le inadempienze e gli interessi ad personam; ridare speranze di lavoro a chi non ce ne ha: agli esodati, ai disoccupati, ai precari di ogni genere e specie. Bisogna mandare a casa i fannulloni, tagliare gli sprechi della burocrazia parassitaria, incentivare il turismo ecc.ecc. . Bisogna salvare il futuro dei nostri giovani e liberarsi dai ricatti della politica del clientelismo e dalla familistica "mangiugghia", che hanno ipotecato qualsiasi tentativo di rinascita. Questo secondo me andrebbe fatto.
Cordialmente. Bartolo Pavone
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