Caro Michele,
Ho appena finito di leggere il tuo post e, devo confessarti che, conoscendoti bene, sono rimasto perplesso per le valutazioni, dettate, credo, dall'esserti fatto colpire dagli aspetti piú esteriori goliardici ed irruenti di chi porta dentro il fuoco dell'adolescenza.
Forse non hai avuto contezza della attenzione e consapevolezza che questi ragazzi hanno dei problemi che attanagliano questa società, vittima ed anche responsabile, col voto, di una farlocca politica che nega ai giovani il futuro.
Noi abbiamo avuto la fortuna di vivere i nostri anni migliori in un contesto socioeconomico creato da tanti politici di alto livello, dai padri costituenti forgiati nell'animo e nel carattere da esperienze amare , ma forti di un comune sentire votato alla prosperità del paese , ai diritti, allo stato sociale, alla laicità, al sostegno alla scuola pubblica , con tutti i limiti che abbiamo riscontrato nel tempo e combattuto, ognuno nel ruolo che ricopriva, durante gli anni cosiddetti della prima repubblica.
Avevamo forte l'idea del futuro. A me il futuro appariva come una calamita , una forza magnetica che mi offriva sempre prospettive di nuove opportunità . Riuscivo a mettere a frutto le mie conoscenze e la mia voglia di fare; erano pochi i momenti di scoramento; il futuro lo sentivo saldo nelle mie mani.
Dalla fine ingloriosa della prima repubblica, abbiamo attraversato il periodo piú nero e corrotto della nostra storia repubblicana con arruffoni , pregiudicati, inquisiti che hanno occupato ed occupano tuttora gli scranni piú alti delle istituzioni e tu ti scandalizzi per qualche vaffa' urlato durante un corteo studentesco da chi , a ragione, si sente derubato di tutto. Nei tuoi anni di intensa e sana vita politica , sempre indirizzata da un imperativo categorico rigoroso ed attento all'etica della responsabilità , ti sarai incontrato e scontato centinaia di volte con politici e grand commis, al cui cospetto provavi certamente ribrezzo, proprio tu che eri di una pasta ben diversa dalla loro.
Ed è a questi politici che hanno affossato il paese che i ragazzi vogliono giustamente indirizzare i loro vaffa'. Edoardo De Filippo , ricordiamo tutti, aveva nobilizzato il pernacchio. Io lo riproporrei alla prossima manifestazione.Per quanto riguarda, poi, le loro proposte, fermati un attimo a parlare con loro ed avrai modo di ricrederti.
Li abbraccerei tutti, uno per uno, meno quelli che la musica ( bum bum bum ) a tutto volume, quelli che la marmitta tutta aperta e quelli che i pantaloni col culo di fuori.
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